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Enrico Castellacci, medico della Nazionale Italiana campione del Mondo 2006
MILANO - Enrico Castellacci, professore e medico, si è così espresso ai microfoni di sport-lab.it in qualità di presidente della Libera Associazione Medici Italiani del Calcio (LAMICA) sulla questione vaccini per i calciatori di Serie A: “Proponiamo il green pass per gli agonisti. Non so se sia una decisione che si può prendere a livello federale o ad un livello più alto, ma questo permetterebbe di circoscrivere ciò che ora sta succedendo in cluster come Spezia ed Empoli. Ci vuole certamente una presa di posizione forte, anche difficile; capisco che culturalmente e socialmente può essere contraddetta, ma è chiaro che nel mondo degli agonisti se si ha il green pass ci sono maggiori garanzie. Io spero che la federazione possa accettare un’idea di questo genere perché l’importante è non mettere a rischio la salute dei calciatori e il campionato”.
SULL'OBBLIGATORIETA' DEI VACCINI: “Il discorso è politico e culturale. È politico perché l’obbligatorietà del vaccino è una presa di posizione esclusivamente politica e riguarda tutta la società. È culturale perché ciò che possono fare i medici sociali è far capire ai calciatori quanto sia importante vaccinarsi, sia per loro che per gli altri; più di questo non può fare, anche perché al momento non c’è nessun obbligo societario né politico”.
SULLA RIAPERTURA DEGLI STADI: “La riapertura dovrebbe essere abbastanza graduale. La situazione non è così seria a livello di ricoveri, ma proprio perché ci sono i vaccinati; chi non si vaccina è tranquillo perché tanto ci sono i vaccinati… è una forma un po’ egoistica e paradossale”.
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