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I festeggiamenti del Milan dopo la vittoria ai rigori contro il Torino
MILANO - Il Milan ha ritrovato finalmente Zlatan Ibrahimovic. Dopo quasi mesi di stop a causa di un doppio infortunio muscolare, lo svedese è finalmente tornato a giocare. Ora si attende lunedì per la prima in campionato, dove tifosi e compagni vogliono già rivedere l'Ibra che tutti abbiamo ammirato nella primissima parte di stagione. Proprio lo svedese è intervenuto sugli obiettivi stagionali della società rossonera ai microfoni del Corriere dello Sport.
LE PAROLE DI IBRA E GLI OBIETTIVI DELLA STAGIONE - "Champions? E’ presto. Quanto manca? Tutto il ritorno più due partite. Inoltre porsi obiettivi è come porsi limiti. Non lo faccio mai. Il secondo è il primo degli ultimi. Voglio cavare il meglio da me e dalla squadra, ogni giorno, allenamenti compresi. Un Milan tanto a lungo fuori dell’élite non è normale. Né per la società né per i tifosi. Con tutto il rispetto, vedo l’Atalanta in Champions e il Milan no e sono venuto per cambiare questa situazione. Io non so che cosa sia accaduto per sette anni. Mi sembra chiaro che se non c’è stabilità nel club non può esserci neppure in campo".
L'INTERVENTO DI CASSANO E IL PARAGONE CON L'ATALANTA - Antonio Cassano, intervenuto a "Bobo TV" su Twitch, ha detto la sua sul Milan e sulla crescita dei rossoneri dell'ultimo anno: "Sono sempre dell'avviso che tutto è cominciato dall'arrivo di un fenomeno come Ibra, poi sono arrivate le porte chiuse. Giocare a San Siro per molti di loro era difficile, venivano fischiati ed avevano paura. Ibrahimovic ha dato importanza al lavoro, facendogli capire che possono succedere cose impossibili. Pioli sta facendo un lavoro eccezionale. Il Milan è squadra, solo l'Atalanta è sopra da questo punto di vista".
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