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Carnevali: “Berardi sarebbe perfetto per il Milan, ma a oggi non vendiamo”

Redazione Il Milanista

Ecco le parole dell'Amministratore Delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport è intervenuto l'A.D. del Sassuolo Giovanni Carnevali. Ecco le sue parole

Carnevali, Raspadori è vicino alla Juve?

"Ah, cominciamo soft... Io non vorrei vendere nessuno, il Sassuolo per fortuna ha la forza economica per tenere tutti i suoi gioielli. Il nostro patron Squinzi ci aveva dato alcune linee guida che abbiamo sempre rispettato. Noi investiamo sui giovani mantenendo un equilibrio tra risultati sportivi ed economici. Il Sassuolo potrebbe non cedere nessuno e allestire una squadra molto competitiva. Ma quando arrivano ricche offerte di stipendio per i nostri giocatori diventa più difficile trattenerli".

Chiaro. Ed è innegabile che la Juve stia pensando a Raspadori per sostituire Dybala. Com’è la situazione?

"La Juve ci ha chiesto Raspadori alla fine del mercato estivo del 2021, ma non c’era tempo per imbastire la trattativa e loro presero Kean. Nell’ultimo periodo non ho più parlato direttamente con la Juve, ma mi giunge voce di un suo interessamento. E se si faranno sentire, non ci troveranno impreparati. Le dico di più: aspetto la Juve a braccia aperte, ho un ottimo rapporto con la società e i suoi dirigenti. Però se vuole Raspadori, deve rassegnarsi a spendere".

C’è già una cifra orientativa?

"C’è una cifra base che vale per tutti i nostri giocatori più forti: si parte da 30 milioni e poi si valuta caso per caso. Il Sassuolo ha una strategia chiara: accetta di privarsi di un giocatore quando è convinto di avere un sostituto all’altezza. Sa qual è il calciatore del Sassuolo con più richieste? Maxime Lopez. Lo vogliono in Serie A e all’estero. Ma lui, come tutti gli altri, sarà ceduto quando avrò in mano un valido giocatore per quel ruolo".

Raspadori è adatto a sostituire Dybala?

"È perfetto. Giacomo è il giocatore ideale per la Juve: per intelligenza umana e calcistica non mi priverei mai di lui. Quello alle spalle della prima punta è il posto migliore per Jack, ma può pure giocare in altri ruoli. Ha talento e forza fisica. È ambidestro e bravissimo negli spazi stretti. Ha davvero qualità incredibili. Non l’abbiamo mandato in prestito, ma abbiamo voluto che crescesse con noi e che trovasse pian piano lo spazio per farsi notare. Due anni fa con De Zerbi dovemmo scegliere il vice Caputo tra Raspadori e Scamacca: per caratteristiche tenemmo Jack e mandammo Gianluca in prestito".

Facciamo un punto sugli altri gioielli. Berardi?

"È il nostro campione. Squinzi voleva che fosse la bandiera del Sassuolo ed è proprio così. Io ho il difetto di innamorarmi dei giocatori e non darei via Mimmo e pure tutti gli altri. L’anno scorso per la prima volta lui aveva pensato di partire, ma l’offerta della Fiorentina non si poteva nemmeno prendere in considerazione. Berardi sarebbe perfetto per il Milan: se io fossi a.d. di un top club italiano, è lui il primo giocatore che prenderei".

Per Scamacca sarà derby Inter-Milan?

"L’Inter ha manifestato il suo interesse, ma attenzione all’estero: Gianluca ha davvero tante offerte, pure dalla Premier. Però deve ancora crescere e forse avrebbe bisogno di stare un altro anno qui da noi".

Questo però è uno dei problemi del calcio italiano: pensare che i giovani siano sempre... troppo giovani.

"È vero, dobbiamo fare un salto in avanti sotto questo aspetto. Intendo dire, però, che a volte un anno, uno solo, può fare la differenza perché ti consente di maturare giocando. Se vai in una grande squadra devi essere pronto, altrimenti rischi di dover aspettare e il tuo percorso si complica. In questi mesi Scamacca è migliorato molto perché ha giocato".

Frattesi e Traoré, quindi, avrebbero bisogno di un altro campionato al Sassuolo?

"Sono diversi. Frattesi probabilmente sì: sta facendo un bel cammino, l’abbiamo preso tanti anni fa, ci è voluto un po’ di tempo, ma adesso potete vedere come gioca. Traoré è sbocciato: Dionisi ha saputo dargli le motivazioni giuste. Piace al Napoli e in Premier League, sicuramente ha grandi qualità".

Due segreti del Sassuolo. Primo: la scelta degli allenatori.

"Qui sono passati Allegri, Pioli, Di Francesco, De Zerbi. Adesso c’è Dionisi che si sta dimostrando bravissimo. Il progetto di Squinzi mi aveva conquistato perché si poggiava su poche idee ma chiare. E tra queste, la scelta di un allenatore che comprendesse la linea del club e che sposasse la filosofia di un gioco piacevole e offensivo".

Secondo: il Sassuolo è sempre un paio d’anni avanti. Immaginiamo che lei sappia già adesso chi sostituirà Frattesi tra un po’.

"È proprio così. E deve essere così. La programmazione è la nostra forza. Lei cita Frattesi e io le dico che Locatelli è partito quando abbiamo intuito che Davide era pronto. E l’avevamo capito in anticipo, così quando è arrivata la richiesta della Juve per Manuel eravamo tranquilli. Questa è la filosofia".

Chiudiamo con una previsione. Berardi, Raspadori, Scamacca, Lopez, Traoré, Frattesi: di questi sei giocatori quanti ne venderà in estate? Due? Tre?

"Il desiderio sarebbe di non vendere nessuno, ma è irrealizzabile. Però non mi chieda il numero. Per me è già doloroso pensarci. E mi lasci dire che almeno oggi sono tutti incedibili. Poi chissà...".