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Calabria: “Se a fine campionato succede qualcosa ho fatto una promessa…”

Calabria

La seconda parte dell'intervista a Davide Calabria, terzino destro del Milan classe 1996 e autore sin qui di una ottima stagione.

Redazione Il Milanista

MILANO - Davide Calabria è intervenuto durante "AC Milan Talk", condotto da Lorenzo Lollo e Francesco Specchia, sul Twitch del Milan. Questa la seconda parte delle sue dichiarazioni.LEGGI LA PRIMA PARTE QUI.

SUL NEO ARRIVATO FIKAYO TOMORI -  “Non lo conoscevo. È un giocatore sul pezzo, ha una buona personalità, viene da una grande squadra. È molto aggressivo e va benissimo per il nostro modo di giocare, può farci comodo. Col Bologna ha fatto un’ottima partita”.

SULLA PROMESSA DI FINE STAGIONE - “Eravamo andati a cena quest’estate, abbiamo mangiato un bel po’ di ostriche. Se a fine a campionato succede quel che succede dobbiamo andare al ristorante e devo pagargli la cena di ostriche (ride, ndr)”.

SULLA SUA FONTE DI ISPIRAZIONE -  “Sono cresciuto col Milan, c’era Maldini. Come giocatore non ne ho seguito uno in particolare. Non credo molto a questa cosa, ognuno è unico. Come uomo e come persona e come squadra il Milan di Maldini era il mio riferimento. Da tifoso milanista non potevo non seguire loro. Era un gruppo di campioni”.

 Stefano Pioli, tecnico del Milan, a colloquio con Davide Calabria

SUL SUO PERSONALE PRE-PARTITA - “Ascolto una playlist mia, ci sono tanti generi. Mi concentro ascoltando la musica e immaginandomi le possibili azioni della partita. Lavoriamo tanto sul video”.

SUL PROSSIMO GOL - “Assolutamente sì, speriamo già domenica. Potrei togliere la maglietta che sono diffidato (ride, ndr). Ci inventeremo qualcosa. Magari faccio la T di Twitch”.

SULL'ALBUM DI LEAO “Non l’ho ancora ascoltato ma è in programma, non è il genere che ascolto prima della partita ma nel tragitto casa-Milanello potrei metterlo (ride, ndr)”.

SU KOBE BRYANT E LA SUA SCOMPARSA -  “La sua scomparsa mi aveva molto toccato. Ero a cena con la mia ragazza, siamo dovuti andare via perché mi veniva da piangere. Riguardando i video ho pianto due-tre giorni di fila. Mi ero affezionato, poi lui era legato all’Italia. Nel negativo ho cercato di tirare fuori il positivo cercando di imitarlo prendendo la sua mania nel lavoro. La “Mamba Mentality” che aveva lui… Ho cercato di prendere il più possibile. È stata un’ispirazione, mi ha aiutato. Mi ha toccato veramente. Non sono uno molto emotivo, quella tragedia lì mi ha toccato abbastanza. Riguardando i video ho apprezzato ancora di più la sua mentalità, ancora oggi provo a fare quello che faceva lui”.