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Davide Calabria
Davide Calabria ha parlato e ha detto: “Adesso il Milan sta tornando il Milan di una volta. La squadra è studiata bene, ha delle basi solide. Sono molto contento soprattutto da tifoso che questa nuova società stia mettendo stabilità, sia dal punto di vista economico che di ambizioni, di mentalità e di progettualità. Sembra quasi scontato ma non lo è magari hai più possibilità di esordire ma poi è difficile rimanere, perché c’è il rischio che ti vedano sempre come il ragazzino che eri. È uno dei sogni più grandi che ho realizzato”.
“Tanti ragazzi fanno fatica ad affrontare le pressioni e a superarle – spiega – per esempio, non è bello ricevere insulti in partita e non è facile giocare in uno stadio come San Siro. Devi essere caratterialmente molto forte, perché sennò ti uccide. E poi sei costretto ad andare via. Solo chi riesce a mantenere un livello molto alto può rimanere in una squadra come il Milan, anzi devi continuare a crescere. Io penso di esserci riuscito con il passare degli anni. Ci sono stati dei momenti in cui io ho patito, perché alla fine sei sempre un ragazzino di vent’anni. Adesso invece a volte mi sento parlare e mi sembro un quarantenne, ma ho solo 25 anni, sono ancora un ragazzo”.
“All’inizio ho fatto un pizzico di fatica, arrivavamo da un’altra tipologia di calcio. Credo che il mister abbia preso diversi spunti da diverse squadre e li abbia uniti in un mix che è giusto per noi. Tanti di noi, anzi direi tutti, siamo riusciti a rivederci in questi concetti, perché poi in campo ci viene tutto facile e veloce. C’è più chimica tra di noi e siamo molto compatti in questo modo di giocare. Vorrei dedicarmi a fare campagna e a sensibilizzare su determinati temi come contro il razzismo per esempio. Adesso come adesso sarebbe però un impegno molto ampio dal punto di vista mentale”.
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