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Braida: “Ibra deve imparare a fare il dirigente, il problema di Leao…”

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L'ex dirigente rossonero Ariedo Braida ha rilasciato alcune considerazioni sul Milan, su Ibrahimovic e su Leao
Giulia Benedetti Redattore 

L'ex dirigente rossonero Ariedo Braida ha rilasciato delle dichiarazioni sul Milanai microfoni di calciomercato.it.

Sui giovani italiani: "I giovani italiani devono giocare solo se sono bravi. Il dato anagrafico non è sinonimo di bravura. Quelli del Barça giocano perché sono fortissimi. Sbagliato fare paragone Yamal-Camarda: Lamin è un fuoriclasse. Camarda è bravo, ma non è ancora a quel livello e deve fare un percorso. Idem Pafundi. Arriveranno in alto, ma devono ancora crescere”.

Su Ibrahimovic"Ibrahimovic ha bisogno di imparare il mestiere da dirigente, ma sono sicuro che verrà fuori. Zlatan è molto intelligente, ma non si nasce imparati. Come tutti in un nuovo ruolo fa cose positive e negative. Esperienza è una qualità importante". 

Su Leao: "Leao ha tutte le potenzialità per diventar un top player: ha potenza, struttura fisica, velocità, salta l’uomo con facilità. Non gli manca niente, ma ha troppe pause durante la stagione. A 25 anni difficile fare ultimo step. È come se servisse ultimo centesimo per fare un euro”.

Su Gabbia: “Gabbia viene mediaticamente un po’ trascurato, ma sta facendo molto bene ed è perfetto a livello comportamentale. Lo vedo bene come futuro capitano dell’AC Milan. Sarebbe l’elemento giusto per dare l’identità italiana e milanista alla squadra”.