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Rafael Leao
Ai microfoni di MilanNews.it è intervenuto la nota giornalista de La Gazzetta dello SportAlessandra Bocci. Ecco le sue parole al portale:
Bocci, questo Milan è finalmente pronto per giocarsi fino alla fine lo Scudetto? - “Per lottare sicuramente sì. L’Inter, tuttavia, ha dimostrato di avere qualcosa in più e mi riferisco senza dubbio al fatto di aver lasciato meno punti per strada con le piccole rispetto al Milan. Il recupero con il Bologna è una partita alla portata per gli uomini di Simone Inzaghi e per questo ritengo abbiano ancora qualcosa in più. Il Milan deve provare ad esserci, ha un calendario alla portata tolta la trasferta di Napoli. Sarà un mese importante, considerando che gli stessi partenopei di Luciano Spalletti possono inserirsi”.
La Juventus invece è fuori? - “Con il pareggio di Bergamo penso proprio di sì. Massimiliano Allegri che è un tecnico molto realista lo ha ribadito senza tanti giri di parole. Al di là del distacco, ha troppe squadre davanti dovrebbe fare il massimo e sperare che davanti rallentino tutte o che comunque si tolgano punti tra loro. Razionalmente, dopo l’1-1 con l’Atalanta, la Juventus farà la corsa proprio sugli orobici”.
E’ d’accordo con chi dice che esiste un Milan con Leao e un Milan senza Leao? - “Sì, ha mezzi importanti questo ragazzo ed è in grado di spaccare le partite. La velocità è la sua miglior qualità ma onestamente mi viene difficile paragonarlo a qualche campione del passato. Diciamo che è una sintesi di tanti giocatori ed è una rarità, anche per il fisico, per il calcio contemporaneo. Brava la proprietà a non cedere alle lusinghe, bravo mister Pioli a farlo crescere, brava l’area tecnica ad averlo scovato da Massara a Maldini senza dimenticare Boban che ha sempre speso parole di grande apprezzamento per lui”.
Allo stato attuale Kessie è un pesce fuor d’acqua nel mosaico rossonero? - “Tatticamente, vicino alla punta, sta facendo fatica ma per necessità nel derby Pioli è stato in un certo senso costretto a farlo giocare lì. A livello complessivo, invece, il più penalizzato da questa storia è lui stesso perché il Milan ha dimostrato di poterci rinunciare. I fischi di tutto San Siro non sono piacevoli per un calciatore. Come rendimento è al di sotto degli scorsi anni ma bisognerà vedere, anche in futuro, chi sarà il vero Kessie. Se quello straripante del recente passato o quello attuale…”
Per concludere, uno come Zlatan Ibrahimovic ha inciso tanto in questo cammino - “Allo stato attuale il Milan è più maturo e completo e riesce a sopperire meglio all’assenza di uno come Zlatan, prima non era così. Milano e il Milan sono la seconda casa di Ibrahimovic, siamo in tanti a pensare che anche quando avrà deciso di smettere, e non credo che avverrà a breve, possa rimanere in rossonero con altro incarico. Ibra è stato fondamentale in questa crescita”.
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