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NAPLES, ITALY - APRIL 02: Brahim Diaz of AC Milan scores the second goal during the Serie A match between SSC Napoli and AC Milan at Stadio Diego Armando Maradona on April 02, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Intervistato sulle colonne della Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore di Liverpool, Napoli, Inter e tante volte avversario e nemico del Milan Rafael Benitez ha parlato del match di stasera: chi passa il turno?
C’è un risultato che l’ha sorpresa in Champions?
«L’Inter su tutti. Mi aspettavo un Benfica migliore, ma vanno riconosciuti i meriti nerazzurri: complimenti. Il Napoli mi è piaciuto, anche se gli è mancato Osimhen. La vittoria del Real era prevedibile, il Bayern avrebbe meritato almeno un gol col City».
In Serie A la situazione dell’Inter è complessa. Cambierebbe tecnico?
«Da collega, non mi piace che qualcuno possa perdere il lavoro. La gestione Inzaghi nel complesso è positiva, sennò non sarebbe ai quarti in Champions. Vediamo come proseguirà, magari diventa un’annata da ricordare…».
Crede alla rimonta Napoli?
«Il Milan e Pioli mi hanno impressionato, i quarti di finale dopo lo scudetto sono da elogiare, ma gli azzurri sono più forti. Quindi la risposta è sì, possono farcela. Con Osimhen ritroveranno fiducia».
Eppure nessuna delle due è nel miglior momento.
«C’è sempre per tutti un periodo di flessione, a volte nel caso del Napoli si gioca con una consapevolezza troppo grande quando arrivano tante vittorie e si può perdere la concentrazione in un’altra competizione. Finora sono stati grandiosi».
Lo scudetto può considerarsi cosa fatta?
«A Liverpool dissi a Spalletti che avrebbero vinto il titolo e non volle dire nulla per scaramanzia. L’eliminazione non cambierebbe nulla, Luciano la sta guidando alla perfezione».
Un titolo a Napoli è differente.
«I napoletani sentono la squadra dentro di loro. Per questo sarà un giorno memorabile, non solo per la città e la gente, ma in tutto il mondo. Ho incontrato ovunque sostenitori azzurri accomunati dalla stessa passione».
Dall’altro lato, Ancelotti si sta ricandidando per la finale.
«Il Real è spesso tra le favorite, Carlo è un professionista del sollevamento coppe ed è cruciale un’esperienza così per competere e arrivare in fondo».
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