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Baresi: “Il Milan di Sacchi era spregiudicato, Berlusconi vero innovatore”

Giulia Benedetti Redattore 
L’ex capitano rossonero Franco Baresi ha ricordato il suo Milan, gli allenatori avuti nella sua carriera e Berlusconi

L’ex capitano rossonero Franco Baresi è stato intervistato da SportWeek, inserto della Gazzetta dello Sport. L’ex giocatore ha parlato degli allenatori che ha avuto in carriera: "Da ragazzino ho avuto maestri come Annovazzi, Galbiati, Zagatti. Poi, per 15 anni su 20, in prima squadra Liedholm, Sacchi e Capello”.

Su Liedholm: “Liedholm era unico: ironico, grande personalità, ti lasciava lo spazio giusto perché tu potessi lavorare sereno. Mi fece esordire a Verona nel ’78 dicendomi: “vai e gioca come sai”. Voleva significare che avrei dovuto giocare com’ero abituato nelle Giovanili, ma non era esattamente la stessa cosa”.

Su Sacchi: “Il Milan di Sacchi era giovane, curioso e spregiudicato, e lui riuscì a coinvolgerci nella sua idea di calcio. Tutti noi avevamo vinto poco o nulla, quindi eravamo disponibili a imparare qualcosa di nuovo”.

Sul primo allenamento con Sacchi e su Capello: “Il primo allenamento fu subito molto intenso: alla fine eravamo stanchi e consapevoli che qualcosa stava cambiando, ma in meglio. Capello trovò invece una squadra matura, fu più gestore che rivoluzionario".

Su Berlusconi: "Fu il vero innovatore. Non dimenticherò mai gli elicotteri all’Arena, nel luglio dell’86. Lui era appena diventato presidente e voleva dare una scossa, un segnale forte non solo all’ambiente Milan, ma a quello di tutto il calcio italiano".