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Il presidente del Barcellona Joan Laporta
Il presidente del Barcellona Joan Laporta ha concesso una lunga intervista RAC1 nella quale ha parlato di attualità ma anche di futuro tra corsa alla Liga e calciomercato.
MESSI - "Il Barça è casa di Leo. Vorrei che fosse presente all'apertura del nuovo Camp Nou. Il nostro rapporto è meno fluido, ora è a Parigi. Per me non è stato facile, avrei preferito che le cose andassero diversamente. Non potevo più mettere a rischio il club. Penso che abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Non gli parlo come prima, le persone vicino a lui bramano Barcellona e il Barça. Mi sentivo peggio sotto l'aspetto personale che sportivo". Ma sul ritorno, Laporta chiarisce: "Non ho ricevuto nessun messaggio da Leo o dal suo entourage in questa direzione. In questo momento non stiamo valutando il suo ritorno. Stiamo costruendo una squadra giovane che sta iniziando a funzionare. Leo è Leo, è il miglior giocatore in mondo, però non contempliamo il suo ritorno. Non vorremmo fare un passo indietro".
MERCATO - Se per il momento il ritorno di Messi non è nei piani del club, diverso il discorso per altri reparti: "Abbiamo chiuso due acquisti. Potrebbe trattarsi di un difensore e di un centrocampista (Andreas Christensen e Franck Kessie ndr). Raphinha, invece, è un grande giocatore. Deco (il suo agente) ha il suo lavoro e ci informa sui dettagli per non sbagliare. E in alcuni casi ci ha aiutato molto".
LIGA - Spazio anche alle ambizioni per il finale di stagione: "Voglio vincere la Liga. Non voglio essere secondo. Lo dico con fiducia: la nostra squadra può vincere il titolo, siamo arrivati all'ultima fase del torneo in buona forma. L'allenatore fa tutto come nei film. Xavi è maturato, mi sembra insolitamente maturo. Fa parte della famiglia, è molto ottimista".
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