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Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan
Lele Adani parla a La Gazzetta dello Sport di Milan e del mercato dei nerazzurri. Vediamo insieme le sue parole.
SCUDETTO – «Lukaku ha già inciso profondamente nell’ultimo scudetto dei nerazzurri e può farlo di nuovo. Se le cose rimangono così e non ci sono altri arrivi in altre squadre, mi sembra che l’Inter abbia qualcosa di più. Ma secondo me ce l’aveva anche nella passata stagione. Poi ha vinto con pieno merito il Milan, ma l’Inter a livello di qualità e di esperienza era superiore. L’arrivo di Lukaku ridà linfa a tutto l’ambiente, e poi sono convinto che i nerazzurri siano consapevoli della propria forza e sanno di aver perso lo scudetto per una leggera sbavatura».
ORIGI AL MILAN – «Premessa: il Milan ha insegnato a tutti come si lavora. Da due anni fanno bel calcio e tengono a posto il bilancio. Origi, finora, ha giocato poco e credo che sarà un elemento che entrerà nella rotazione programmata da Pioli. Tocca a lui meritarsi il Milan, e non il contrario».
Sulla lotta scudetto è intervenuto anche Arrigo Sacchi, intervistato dalla rosea, vediamo insieme le sue parole.
SCUDETTO – «L’Inter è certamente la squadra con gli elementi di maggiore qualità, però abbiamo visto che il Milan l’ha superata grazie allo spirito di gruppo e all’entusiasmo. Il ritorno di Lukaku è importante prima di tutto perché lo desiderava il giocatore dopo un’annata non particolarmente felice. Lui è una persona seria, è ancora abbastanza giovane, ha energie da spendere e l’Inter potrà giovarsi parecchio di questo amico ritrovato».
MILAN – «Il Milan ha dimostrato che il collettivo è sempre vincente sul singolo. Il miglior acquisto per rossoneri è riuscire ad avere quella motivazione e quello spirito di squadra che hanno consentito loro di conquistare lo scudetto. Devono essere bravi a superare la precarietà del successo e a porsi dei traguardi per migliorare. Gioco, stile e collettivo: queste sono le tre parole-chiave per il Milan, al di là dell’acquisto di Origi o di altri. Pioli è bravissimo e ha fatto passi enormi verso un calcio di strategia. Deve mettere da parte ancora qualche tatticismo e poi perfezionare il pressing, il possesso e i movimenti senza palla. Se riusciranno, ci sarà da divertirsi anche quest’anno».
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