Il Milancontinua ad andare avanti con il progetto del nuovo stadio aSan Donato. Oggi Repubblica propone sulle sue colonne l'intervista all'architetto Alessandro Zoppini, che ha parlato dell'importanza del progetto.
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L’architetto sul nuovo stadio: “Doveva essere un simbolo, ma…”
I vantaggi che porterà: "Il primo è d'immagine. Lungo il raccordo per l'autostrada ci sono cinque milioni di passaggi all'anno. Per chi arriva a Milano dall'Autosole, lo stadio e in particolare la Curva Sud, quella storica dei tifosi del Milan a San Siro, sarebbe la prima cosa che vedrebbero. Non per nulla avevamo intitolato il nostro concept "La porta di Milano". Tra l’altro si vedrebbe anche dal treno per chi arriva con l'alta velocità. E su certe rotte, sarebbe visibile anche da chi atterra a Linate".
Il valore simbolico: "Lo stadio e la Curva Sud diventano così un simbolo, un marchio con tutte le sue potenzialità di marketing. Almeno noi lo avevamo pensato così. Ma ora il progetto mi sembra cambiato e nella parte sud dell’area ci sono progetti immobiliari che da sud coprono lo stadio. Si vedrà la nord per chi arriva dall’altra parte. Ma la Nord mi pare dell'Inter".
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