Stefano Antonelli, agente e intermediario internazionale, ha parlato al TransferRoom di Estoril, in Portogallo del calciomercato. Sul suo assistito,Destiny Udogie, fuori dalle convocazioni di Luciano Spalletti: "Il primo a essere dispiaciuto è Spalletti. Nelle ultime convocazioni ha dato segnali forti. Purtroppo nella gara contro lo Sheffield United, Destiny ha avuto un problema al flessore. Il Tottenham ha fatto di tutto per recuperarlo col Chelsea: ha giocato 60' prima dell'espulsione ma dopo si è ritenuto opportuno non rischiare, ci sarebbe stato il rischio di una ricaduta”.
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Antonelli: “Su Udogie c’erano Milan, Juve e Inter, non si investe sui giovani”
Udogie in Inghilterra sconfitta per il calcio italiano: "Se c'è un limite che i club italiani ancora oggi non riescono a superare è il coraggio dell'investimento. Invito chiunque e sfido chiunque a dirmi quale club italiano non voleva Udogie. Lo volevano tutti: in quella fase, l'unico che ha ritenuto opportuno accelerare è stato Gino Pozzo con l'Udinese. L'ha preso a 2,8 milioni e lo ha venduto dopo dieci mesi a 26 milioni.
In Italia lo volevano tutti: “Ora con quello che sta facendo non ha un prezzo definito ma parlammo con la Juventus, con il Milan, con l'Inter... Destiny piaceva a tutti, tutti lo avrebbero voluto ma in quel momento non c'era lo slancio per definire questa operazione. Non investiamo sugli italiani è un luogo comune capitato anche a Udogie".
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