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Angioni: “Troppa concorrenza al Milan per Hauge, ma stagione positiva”

Jens Petter Hauge

Ai microfoni di MilanNews.it è intervenuta la corrispondente per l'Italia di TV2 Elisabeth Knapstad Angioni la quale ha commentato la cessione di Hauge

Redazione Il Milanista

Ai microfoni di MilanNews.it è intervenuta Elisabeth Knapstad Angioni, corrispondente per l'Italia del canale scandinavo TV2. La giornalista ha commentato la cessione di Jens Petter Hauge all'Eintracht Francoforte, un addio che permetterà ai rossoneri di segnare una plusvalenza di 9 milioni di euro.

Buongiorno Elisabeth, parto con il chiederti secondo te quale può essere il motivo principale per cui Hauge abbia giocato poco nella passata stagione al Milan? - Anche noi che seguiamo i giocatori norvegesi che giocano in giro per l’Europa ci stiamo chiedendo quale sia il motivo, e sinceramente non lo so. All’inizio appena era arrivato lo avevano fatto giocare e aveva fatto anche qualche gol in Europa League, poi però nelle ultime 9 partite di campionato è rimasto sempre in panchina, oltretutto dopo aver fatto gol contro la Sampdoria. È un peccato, ma non so dirti quale sia il motivo principale del suo scarso utilizzo. Per lui è fondamentale giocare però, come ha detto anche il CT della Norvegia, Stale Solbakken, prima dell’inizio degli Europei nelle partite in cui Hauge è stato convocato. So anche che in una squadra forte come il Milan c’è tanta concorrenza e giocare con continuità per un ragazzo giovane di 21 anni, non è una cosa semplice. Tutto sommato per Hauge è meglio andare in una squadra come l’Eintracht e vedere se riesce a giocare di più”.

Hauge al Milan si è trovato bene o è rimasto troppo legato al suo vecchio club, il Bodo Glimt? -  Lui essendo nato e cresciuto nella città di Bodo è molto legato a quella squadra e quella città. Nonostante ciò era felicissimo di essere al Milan ed è grato al club per l’opportunità che gli è stata concessa. È molto giovane, avrebbe voluto giocare di più, ma comunque capisce che nei rossoneri la competizione per un posto in squadra è molto alta. Dopo essere stato fermo nelle ultime 9 partite, anche lui aveva capito che era meglio cercarsi un altro club. In ogni caso per Hauge è un grande onore essere stato acquistato dal Milan perché in questo modo è arrivato ad un livello nel calcio europeo che prima poteva solo sognare”.

 Jens Petter Hauge

Per te la sua stagione al Milan è stata positiva oppure no? Ha fatto 24 presenze di cui poche da titolare segnando comunque 5 gol… - Io gli darei un voto positivo, è giovane, ma avendo giocato così poco forse non si sono viste le sue qualità che secondo me ha. Ha del potenziale e spero che in Germania possa sbocciare. Fra l’altro questo sabato, Hauge potrebbe affrontare l’altro norvegese, Erling Haaland, in Bundesliga, dato che c’è Borussia Dortmund-Eintracht Francoforte. Vedremo se verrà già convocato…”.

Riuscirà a imporsi nel campionato tedesco? - Penso di sì. La dirigenza del club di Francoforte ha detto che vuole rafforzare la squadra con giocatori giovani, aggressivi e di prospettiva. Hauge ha tutto ciò che serve per fare bene in Germania. Da quando Haaland gioca in Bundelisga, i tedeschi hanno iniziato a stimare molto i giocatori norvegesi, speriamo lo facciano anche con Hauge”.

Come ultima domanda ti chiedo se secondo te aldilà dell’aspetto tecnico, ci sia stato uno scarso feeling fra il mister del Milan, Stefano Pioli, ed Hauge? - Non riesco a valutare questa cosa perché non ho le giuste informazioni, ma potrebbe anche essere. Lui è giovane, viene da un paesino norvegese di 50.000 abitanti e probabilmente non è stato in grado di imporsi al Milan. Magari anche la lingua ha influito, anche se so che Zlatan Ibrahimovic lo ha aiutato a tradurre dato che il norvegese e lo svedese sono simili come lingue. Per imporsi come si deve ha bisogno di giocare e di fare esperienze dato che comunque è un ragazzo abbastanza timido”.