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Amelia: “I rossoneri dimostrano di essere da scudetto”. E su Maignan…

Marco Amelia, ex portiere di Milan e Roma

Ecco le parole di Marco Amelia ai microfoni di MilanNews. L'ex portiere rossonero ha parlato così del momento del Milan

Redazione Il Milanista

Ai microfoni di Milannews.it è intervenuto l'ex portiere rossonero Marco Amelia. Ecco le parole dell'ex estremo difensore

Amelia, Milan lanciatissimo dopo il blitz del San Paolo?

“Vincere a Napoli ha dato una consapevolezza enorme al gruppo e all’ambiente. Quando sei reduce da vittorie del genere si creano condizioni emotive che ti spingono a crederci fino all’ultimo. Il Milan sta dimostrando di essere da Scudetto”.

E’ tornato il milanismo all’interno della rosa?

“Tutto parte dalla società. Quando il Milan ha iniziato questo nuovo percorso sono arrivati dirigenti di grande spessore come Ivan Gazidis, Paolo Maldini e Ricky Massara. Il club ha fatto un percorso importante, ha costruito una squadra con giocatori da Milan con un gran mix di qualità, tecnica ed esperienza con un’ottima guida tecnica come quella di Stefano Pioli. Nel giro di qualche anno il Milan è passato dal non qualificarsi per l’Europa all’occupare posizioni di vertice e allo giocarsi il titolo come sta avvenendo in questa stagione”.

Stefano Pioli ha grandi meriti quindi…

“Sa curare benissimo questi aspetti e questi lati umani. Oltre naturalmente ad una meticolosa preparazione della partita. Il binomio tra lui e il club che ha portato una filosofia vincente ed ambiziosa ha creato tutto questo. Anche se non dovesse arrivare lo Scudetto al Milan va fatto un plauso enorme”.

Capitolo Mike Maignan. E’ stata una sorpresa o se lo aspettava?

“Nell’ambiente, diciamo, il nome già girava da tempo e aveva addosso gli occhi di tante squadre anche italiane. Il Milan è stato bravo e lo sta facendo crescere alla grande sotto gli occhi di un grandissimo come Nelson Dida. Di Maignan sta emergendo il carattere, è stato diverse settimane fuori per un problema alla mano ma è rientrato alla grandissima”.

E’ il comparto mentale che fa la differenza?

“Per forza. Sta facendo benissimo e veniva da un altro stato e un altro campionato. Oltretutto è stato chiamato per sostituire Donnarumma fresco vincitore dell’Europeo. Senza una forza mentale importante non ti imponi”.

Kessiè rimarrà?

“Non lo so onestamente. Ma da quanto vedo tanti giocatori giovani si appoggiano a lui che è al Milan da tanti anni. Tutto questo rende l’ambiente ancor più positivo e propositivo”.

L’ultima battuta su Donnarumma. Indipendentemente dall’eliminazione dalla Champions del PSG, ha fatto bene secondo lei a scegliere Parigi? 

“Fino all’ultimo momento, complice anche l’Europeo, è rimasto nel limbo e il Milan con grande personalità gli ha comunicato di aver scelto un altro portiere. La scelta del club è stata coraggiosissima e fa capire lo spessore morale della società. Non dimentichiamoci che Donnarumma è tra i migliori al mondo. Una volta che gli è stata comunicata la scelta ha valutato le offerte e scelto Parigi ma penso che fino all’ultimo ci abbia pensato. In certe situazioni non è conveniente arrivare al limite e il Milan, dal canto suo, ha messo la programmazione al primo posto. Troppo spesso i calciatori pensano di dettare le trame ma non è sempre così”.