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Ambrosini: “Giroud? un campione, lo vedi nei momenti difficili. Su Origi…”

Redazione Il Milanista

Massimo Ambrosini, ex centrocampista del Milan ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport'.

Massimo Ambrosini, ex centrocampista del Milan ed oggi talent per 'DAZN' e 'Prime Video', ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'La Gazzetta dello Sport'.Di seguito  le sue dichiarazioni.

Su Olivier Giroud: «Chi parla con i dirigenti del Milan, sa che pensano sia un campione per atteggiamento. Lo vedi nei momenti difficili della partita, non si abbatte mai e lotta sempre per se stesso e per i compagni».

Su cosa colpisce di Giroud: «La mia sensazione è che riesca sempre a mettere da parte il proprio ego per il bene della squadra. Questa è la chiave. Appena arrivato, ha dovuto gestire la convivenza con Zlatan Ibrahimović, prendendosi il palcoscenico quando ha avuto l’occasione».

Sul Giroud di qualche anno fa: «Guardiamo il Mondiale vinto quattro anni fa. Giroud giocava tanto, ma non segnava mai. Eppure non ha mai mostrato segni di insofferenza e, alla lunga, è stato fondamentale».

Sui nuovi acquisti che faticano ad inserirsi nel Milan: «La squadra gioca bene proprio perché ci sono i leader dello scorso anno. Tra i nuovi, mi viene naturale parlare di Charles De Ketelaere, il più atteso. Io non discuto le sue qualità ma mi piacerebbe trovasse il modo di liberarsi da quel senso di applicazione che trasmette. Secondo me vuole essere perfetto in quello che Pioli gli chiede, ma così non libera mai la sua parte istintiva. Se solo lo facesse per una partita, o per una giocata ...».

Su cosa dovrebbe fare De Ketelaere per ritrovarsi: «Trovare una strada a livello mentale. Liberarsi mentalmente e sviluppare il suo gioco. Mi sembra chiaro sia entrato in un percorso mentale complesso, che ci poteva stare per il salto che ha fatto, dal Bruges al Milan».

Sulle difficoltà di Divock Origi: «Gli manca ritmo. È quello di cui avrebbe bisogno».