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Ambrosini: “Milan, il 2022 sarà l’anno di Leao e Diaz”

Redazione Il Milanista

Massimo Ambrosini ex calciatore rossonero è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport per parlare di Milan

Massimo Ambrosini, ex centrocampista rossonero , ha parlato  a tutto tondo della formazione guidata da Stefano Pioli in un'esclusiva ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Ambrosini sul 2021 del Milan: “Direi l’anno della consapevolezza, una squadra che lungo i mesi ha consolidato le proprie certezze. Nonostante qualche momento di difficoltà fisiologica, il gruppo a quelle certezze ci si è aggrappato. Basta pensare al cammino:  Mentre lo scorso campionato è stato chiuso in un modo straordinario, dopo una flessione a cui è seguita la ripresa. Anche quest’anno ci sono state flessioni, eppure in Champions è mancato un pelo al miracolo e in campionato il momento-no è stato superato con la vittoria di Empoli. E’ una squadra che è venuta fuori dai problemi ancorandosi alle proprie certezze. Un segnale chiaro che si tratta di un lavoro costruito su basi solide”.

Sul Milan competitivo per la lotta scudetto:“Assolutamente sì. Peraltro parliamo di una situazione di equilibrio generale, non bisogna farsi confondere da una partita o due che vanno meno bene. Tra essere competitivi e vincere però c’è ancora uno scalino da fare. L’Inter lo scorso campionato l’ha colmato, dando continuità”.

Sulla rosa rossonera: “Beh, l’assenza di Simon Kjær è qualcosa su cui fare occorre fare riflessione ovviamente. Davanti non vedo particolari esigenze, se hai a disposizione Zlatan Ibrahimović ed Olivier Giroud sei a posto. Questa non è una squadra costruita per giocare con due punte. Un importante ago della bilancia in fase offensiva sarà Junior Messias. A centrocampo superfluo dire che Tiémoué Bakayoko dovrà alzare il suo rendimento. A destra Alessandro Florenzi è in ripresa, non vedo criticità particolari”.

Ambrosini su chi sarà protagonista nel 2022: “Beh, l’assenza di Simon Kjær è qualcosa su cui fare occorre fare riflessione ovviamente. Davanti non vedo particolari esigenze, se hai a disposizione Zlatan Ibrahimović ed Olivier Giroud sei a posto. Questa non è una squadra costruita per giocare con due punte. Un importante ago della bilancia in fase offensiva sarà Junior Messias. A centrocampo superfluo dire che Tiémoué Bakayoko dovrà alzare il suo rendimento. A destra Alessandro Florenzi è in ripresa, non vedo criticità particolari”.