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Altafini: “Ottimo lavoro di Pioli. Ecco perché lasciai il Milan”. E su San Siro..

Josè Altafini

Ecco le parole dell'ex attaccante del Milan e della Juventus José Altafini ai microfoni di MilanNews.it

Redazione Il Milanista

Ai microfoni di MilanNews.it è intervenuto l'ex attaccante del Milan e Campione del Mondo 1958 José Altafini. Ecco le sue parole:

Signor Altafini, come giudica il lavoro svolto fino a questo momento dal Milan? - Pioli ha fatto un ottimo lavoro con i materiali a disposizione. Pioli ha dovuto fare di necessità virtù e penso che abbia cercato di dare il massimo e continuerà a farlo. Il Milan è ancora in ottime posizioni di classifica, purtroppo mancano i cambi ma non è colpa di nessuno”.

Che ricordi ha dell'esperienza da calciatore al Milan? - Nella Coppa dei Campioni 1962-1963 ho realizzato ben quattordici gol in nove partite. In quell’edizione non eravamo i favoriti però la nostra era una squadra fortissima. Avevamo un difesa solida, un attacco forte, uno squadrone composto da Maldini, Trapattoni e tanti altri campioni. Quel Milan ha raggiunto risultati fantastici, nel calcio bisogna avere l’abitudine di vincere e noi ce l’avevamo”.

Avrebbe voluto giocare ancora al Milan? - Sarei rimasto tutta la vita al Milan se non fosse stato per una lite con un direttore sportivo che mi dava sempre la colpa. Mi ha reso la vita difficile e sono dovuto andar via”.

Quanto sarebbe importante vincere la Coppa Italia? - La Coppa Italia potrebbe essere una soddisfazione ma credo sia più importante vincere il campionato. Se da qui in avanti non si dovessero raggiungere certi risultati, chiaramente la vittoria della Coppa Italia sarebbe una bella cosa”.

Ibrahimovic ha avuto ancora problemi fisici, è giusto che si ritiri adesso o può ancora continuare? - I ragazzi più giovani del Milan con Ibrahimovic hanno giocato con più tranquillità, ha fatto un po’ da paravento. Tuttavia credo che ad un certo punto della vita sia necessario fermarsi. Il Milan non può più contare su di lui, ma deve ringraziarlo per tutto quello che ha fatto. Penso che il Milan dovrà fare qualche cambiamento in attacco”.

È Giroud l'uomo giusto per l'attacco del Milan? - Giroud è molto bravo, è un giocatore che fa sempre gol. Sono molto arrabbiato con qualche giornalista che l’altra volta con il Torino gli ha dato un cinque in pagella. Ha giocato benissimo, era solo davanti e non ha perso un pallone. Ha fatto quello che doveva fare”.

Il ritorno in Champions League si è concluso con un quarto posto per il Milan, si aspettava di più? - Il girone di Champions League del Milan era difficile. Non penso potesse fare qualcosa di più. I ragazzi sono stati bravi, penso che la società sia rimasta contenta di ciò che hanno fatto i giocatori è stata dura”.

Tra i giocatori in uscita c'è Frank Kessie, come dovrà rimpiazzarlo il Milan? - Kessie è un giocatore molto importante a centrocampo. Sta giocando molto bene, l’ha fatto anche l’anno scorso, ma questa storia di andar via l’ha penalizzato molto. Ci sono dei giocatori che possono cambiare il volto di una squadra, in questo senso credo che Renato Sanches possa essere la soluzione giusta per il centrocampo del Milan. Non ci dobbiamo dimenticare neanche di Tonali, che sta avendo degli ottimi risultati”.

Cesare Maldini è stato il suo capitano oltre che compagno di squadra, che cosa ha significato per lei? - Cesare e Paolo Maldini sono prima di tutto due bei ragazzi. Anche Cesare, come Paolo, ha cominciato come terzino per poi passare centrale. Cesare era mio compagno di stanza, mi ha aiutato molto nel corso della mia carriera. Era un vero amico, ho pianto poche volte nella mia vita ma una di queste è stata quando lui è mancato”.

Giusto abbattere San Siro o meglio procedere con un'opera di ammodernamento? - San Siro è uno degli stadi più belli del mondo per vedere una partita di calcio. Sinceramente farei dei miglioramenti senza abbatterlo del tutto. A Wembley, ad esempio, il campo era molto lontano e hanno fatto bene solo a ristrutturarlo”.