Diego Abatantuono ha rilasciato un’intervista a Il Foglio, nella quale ha parlato del mercato del Milan. L’attore ha dichiarato di essersi dimesso da tifoso rossonero: "Hanno solo l’obiettivo di fare soldi. Perché dovrei abbonarmi ancora? Gerry, chi? Io conosco solo Jerry Calà". Sulla strategia della società: “Loct Lanftu… sì, ho letto. Mi chiedo chi venderanno ora. Anche se compri un giocatore internazionale, di prospettiva e poi vendi Bennacer serve a poco. Stessa cosa in porta, il titolare mi auguro rimanga Maignan. Il Milan ormai è impostato per diventare l’Atalanta, una squadra dove passano dei talenti e vanno via. Giocatori di prospettiva, secondo gli addetti ai lavori… ma chi sono questi addetti? Io non lo so e secondo me non sono neanche milanisti. Così facendo, specie in Europa, avremo grossi problemi”.
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Abatantuono critico: “Mi dimetto da tifoso del Milan, ora i talenti vanno via..”
Sulla cessione di Tonali: “Mi chiedo perché io debba rinnovare l’abbonamento a San Siro e alle varie piattaforme per seguire le partite del Milan. L’obiettivo è solo vendere e fare soldi. Poi mi sento dire, come fai a rifiutare 80 milioni per Tonali? Semplice, rifiuti e tieni il calciatore. Il Milan, tra l’altro, ha un pubblico straordinario, lo stadio è sempre pieno, bisognerebbe dare un segnale positivo o quanto meno se degli 80-100 milioni vogliono darci qualcosa anche a noi, siamo contenti”.
Su Berlusconi: "Un grande presidente. Una persona generosa, la sua regola era quella di portare a casa il risultato. Ognuno di noi ha le proprie idee, specie in politica, ma nel calcio Berlusconi ha avuto tanti meriti. In primis, quello di farci divertire tutte le domeniche. Era un calcio diverso, dove anche noi tifosi ci sentivamo parte di qualcosa, ora vogliono solo i soldi per gli abbonamenti. Ogni stagione alla guida del Milan, c’erano obiettivi concreti e forse, a oggi, è proprio quello che manca alla società. Idee solide e capacità. Berlusconi, a suo modo, ha costruito qualcosa di grande, a livello di immagine del club ha fatto un lavoro straordinario e questo gli andrà riconosciuto per sempre. Non avrà eguali".
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