MILANO - Dopo il faticoso passaggio dei sedicesimi contro la Stella Rossa, avvenuto grazie al 2-2 del Marakana e all'1-1 di San Siro, il Milan attende oggi per conoscere l'avversaria degli ottavi di Europa League. Il sorteggio si svolgerà oggi a Nyon a partire dalle ore 13 e non presenterà alcuna limitazione: possibile, dunque, anche il derby tra i rossoneri di Pioli e la Roma di Fonseca; da evitare, ovviamente, le tre inglesi (Manchester United, Tottenham e Arsenal), così come le sempre ostiche spagnole.
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Sorteggi Europa League: cosa c’è da sapere. Rischi per il Milan
Alle 13 avverranno i sorteggi di Europa League: ecco l'ora, le possibili avversarie e le date degli ottavi.
Ecco le 16 squadre qualificate agli ottavi di finale di Europa League:
Tottenham (ING)
Ajax (OLA)
Arsenal (ING)
Molde (NOR)
Granada (SPA)
Glasgow Rangers (SCO)
Shakhtar (UCR)
Villarreal (SPA)
Dynamo Kiev (UCR)
Dinamo Zagabria (CRO)
Slavia Praga (RCE)
Young Boys (SVI)
Manchester United (ING)
Milan (ITA)
Olympiakos (GRE)
Roma (ITA)
Gli ottavi di finale si svolgeranno giovedì 11 marzo (andata) e giovedì 18 marzo (ritorno).
Le parole di Pioli
Stefano Pioli, tecnico rossonero, si è così espresso ai microfoni di SkySport: "La squadra è mentalmente matura, è chiaro che non siamo nel nostro momento migliore. I risultati positivi ci hanno dato fiducia, qualcosina è venuta meno. Abbiamo fatto una gara seria, ci dispiace non aver gestito bene il vantaggio, ma era importante passare il turno contro un avversario che ci ha creato difficoltà ma il Milan ha comunque meritato. Il bicchiere è ancora colmo di positività, l'Europa League è il nostro obiettivo ma ti dà la certezza di arrivare in Champions solo se la vinci. Commettiamo qualche errore di troppo ma questo è un momento importante, bene aver passato il turno per ritrovare un po' di fiducia. Cerco di stare vicino ai miei giocatori, cerco di spronarli, quando c'è stato bisogno di dire le cose lo abbiamo fatto. La responsabilità ci sta mettendo un po' il freno e non dev'essere così. Siamo una squadra giovanissima, deve passare anche da queste difficoltà. Prima riuscivamo di più a comandare le partite, a comandare meglio dal basso. Questo ci permetteva soluzioni offensive e di impedire le ripartenze. Ora questo fraseggio un po' perché gli avversari ci conoscono di più, forse perché ci muoviamo meno. Dobbiamo ritornare a dominare un po' di più le partite e subirle meno, ci vuole una costruzione più precisa e dei movimenti più coordinati. Lavoreremo molto su quello".
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