Quella di domani sarà una sfida particolare: la prima di Alessio Romagnoli da avversario contro il Milan. Intervistato a Dazn -dall’ex calciatore Riccardo Montolivo- ha rilasciato diverse dichiarazioni. Sulla sua fedecalcistica: “Giocare per la propria squadra del cuore e sentirsi a casa è bello per chiunque. Io penso che la scelta più importante per me sia stata quella di trovare un progetto serio, in una squadra forte e con un mister forte. E ora che sono qui, voglio vincere con la Lazio, per me è l’obiettivo fondamentale. La mia fede per questi colori me l’hanno trasmessa mio padre e mia nonna. La prima volta a Formello fu nel 2004, c’era Mancini allenatore.
news milan
Milan, senti Alessio Romagnoli: “Sarebbe stato meglio essere…”
E su Maurizio Sarri: “Mi piaceva già quando lo vidi al Napoli. Ero curioso di sapere come sarebbe stato lavorare con lui, in particolare su quali dettagli si concentrava per la linea difensiva. Noi lavoriamo tutti i giorni, sia di reparto, sia come squadra e abbiamo dei concetti che seguiamo, che ci danno de benefici. A volta capita che la partita non vada bene… però abbiamo creato un’identità che riconoscono tutti”.
Infine si leva qualche sassolino dalla scarpa e parla del Milan: “Vincere lo scudetto con una società come il Milan, da capitano, è stata una cosa fuori dal comune. Bellissimo dopo anni di delusioni. Delle critiche non me ne è mai fregato niente. Da novembre in poi ho avuto la pubalgia e facevo fatica anche ad allenarmi. Avere la fascia da capitano al braccio è una responsabilità. Ma io sono sempre rimasto focalizzato su quello che dovevo fare in campo. A fine anno con la società avevamo discusso della situazione contrattuale. Mi avevano fatto un’offerta, ma alla fine hanno preferito fare altre scelte e le nostre strade si sono separate. Forse sarebbe stato meglio essere più chiari da subito per non portare la trattativa fino alla fine. In ogni caso, del Milan porto solo ricordi bellissimi in sette anni fantastici”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA