Durante la trasmissione "Una notte a Milano" è stato sentito anche Zlatan Ibrahimovic, intervistato da Alberto Angela. A San Siro, ha parlato di cosa si prova a segnare:" Ogni gol ha il suo momento, quando entra il pallone in porta c’è una cosa che ti passa nel corpoche la vuoi tirare fuori, vuoi godere con i tifosi. Io trovo un riferimento, un bambino, una persona sugli spalti, e mi fermo su di lui e tiro fuori tutta l’emozione. Non c’è un qualcosa di programmato, quello che succede succede. Vorrei abbracciare tutti, ma è un po’ difficile abbracciarne 80mila".
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Milan, senti Ibra: “Quando entra il pallone in porta…”
Il suo attaccamento nei confronti della città non è di certo un segreto e aggiunge: "Potrei rimanere qui a fine carriera". E poi:" Giocare a San Siro mi fa un grande effetto, qua per 8-9 anni ha fatto parte della mia carriera. Ho avuto la fortuna di vincere trofei importanti, giocare con grandi campioni, lavorare con grandi allenatori e ho conosciuto la città, che per me è come una seconda casa. Ho passato tanti anni qua, ho conosciuto gente che mi fa sentire a casa, sto molto bene. Godo, vivo e mi sento vivo". E dà un consiglio ai giovani:" Che consiglio darei a un ragazzo o una ragazza che vuole iniziare a giocare a pallone? Prima di tutto fai quello che ti rende felice. Non devi fare le cose per altre persone, lo devi fare per te stesso, credi in te stesso. Questo ti porta avanti a lungo".
Leader indiscusso: anche Sandro Tonali ha parlato di lui a Milan Tv. "Qui al Milan abbiamo parecchi leader. A partire da Ibrahimovic, che è il più leader di tutti. È come se fosse un altro mister. Ha più esperienza di tutti noi messi insieme. Ci ha aiutato tanto e ci può aiutare ancora tanto nello step che possiamo fare tutti insieme..."
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