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Maurizio Sarri a Formello: “Credo che vedremo il miglior Milan”

Redazione Il Milanista

Le parole di Maurizio Sarri in conferenza stampa a Formello alla vigilia del match di domani sera che chiuderà il girone di andata

Dopo la conferenza stampa di stamattina di Stefano Pioli, anche Sarri ha parlato alla vigilia del match di domani. Ecco alcune delle dichiarazione rilasciate dal tecnico toscano. "Non contano le loro condizioni non ottimali, credo che vedremo il miglior Milan. Non dobbiamo essere superficiali; è una squadra che ci ha sempre messo in grandissima difficoltà. Il Milan è una squadra forte. Dobbiamo giocare con la voglia di sfruttare un'opportunità per noi". Ed ha proseguito sulla posizione da falso nueve di Felipe Anderson e sul confronto con Mertens al Napoli, costretto a fare gli straordinari per l'assenza di Ciro Immobile: "Felipe può far bene in qualsiasi ruolo, è un giocatore forte. Dries forse era più offensivo più capace nell'attacco dell'area di rigore. Stiamo parlando di giocatori forti. Però Felipe ci può dare tanto anche da esterno".

Sul posticipo di ieri sera e la penalizzazione di 15 punti della Juventus: "Non dobbiamo pensare a cosa sta accadendo. Si tratta di una situazione in continua evoluzione. Ieri sera ho visto due squadre molto molto forti, la situazione rimane la stessa". Su Luis Alberto e il suo impegno: "Io penso che le scelte vanno in relazione a ciò che uno vede in allenamento. Sono due mesi che dico che è il giocatore nella miglior condizione della squadra in questo momento. Le scelte saranno una conseguenza logica". La questione psicologica adesso com'è e l'obiettivo Champions resta ancora vivo ?: "Il nostro obiettivo è dare il 100%, non abbiamo altri obiettivi. Non ho sentito un minimo commento su questa situazione da nessuno dei miei 25 giocatori".

Cos'è cambiato rispetto alla scorsa stagione: "Noi speriamo di essere cresciuti molto. Noi possiamo competere con tutti nella gara singola. Non ci dobbiamo fasciare la testa. L'anno scorso loro hanno dimostrato di essere più forti di noi, anzi di tutti, perché hanno vinto. Vediamo e valutiamo domani quanto siamo cresciuti e quanto possiamo stare".