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Questione di punti di vista: un pareggio, eppure sembra una sconfitta

Questione di punti di vista: un pareggio, eppure sembra una sconfitta - immagine 1
Il 2-2 subito in rimonta sembra aver regalato una sconfitta al Milan che pure ha ottenuto un punto. La situazione

La vita, spesso, gira intorno ai punti di vista. Viene in mente una vecchia frase che è stata attribuita ad Einstein: “Tutto è relativo. Prendi un ultracentenario che rompe uno specchio: sarà ben lieto di sapere che ha ancora sette anni di disgrazie”. Più o meno allo stesso modo: un punto sul campo dei Campioni d’Italia non sarebbe da buttare ma, il modo in cui è arrivata la X, con la rimonta subita nel secondo tempo, ha immesso nell’ambiente rossonero una strana sensazione di KO.

Le parole

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Si evince pure dalle parole del post con Olivier Giroud – uscito piuttosto arrabbiato dal campo, quando mister Pioli lo ha richiamato in panchina – ha detto ai microfoni di Milan TV: “Sono frustrato e arrabbiato per questo risultato: avevamo la partita in mano. Nel primo tempo potevamo fare quattro gol, nell'intervallo ci siamo detti di essere pronti nel secondo tempo perché loro avrebbero fatto un'altra partita, ma alla fine... Siamo frustrati”. Parole che ti aspetti dopo una debacle, non dopo un pareggio ottenuto nel campo più caldo d’Italia. E pure Stefano Pioli non è da meno che, a domanda, si mette in discussione ed arriva a dire: “Il destino di un allenatore è sempre nelle mani di un club ed è normale che abbiamo l'ambizione di vincere”.

Eppure…

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Lo stesso Pioli, poco dopo, punta l’obiettivo tricolore tra realpolitik e sogno: l’ambiente lo chiede, non sarà facile, ma ci proveremo fino alla fine. Sembra quasi volerci credere ma senza illusioni, l’allenatore rossonero. Eppure, a guardare la classifica, viene da chiedersi perché tanta ansia: terzo posto a soli tre punti dall’Inter capolista. Ma se non deve crederci il Milan allo scudetto, allora chi? Rimane questa strana sensazione di sconfitta dopo il Maradona. Eppure è un punto, eppure l’obiettivo è ancora lì. Razionalmente non ha senso questo abbattimento che comunque c’è: Pioli dovrà lavorare su questo in settimana, capire come mai il Diavolo sembra così tanto depresso, fugando la paura di una demoralizzazione generale. Come se qualcuno non si sentisse, davvero, all’altezza del sogno tricolore.

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