MILANO - Era lo spauracchio e, come spesso accade, la nefasta profezia si è avverata: il Milan ha pescato il Manchester United in Europa League e lo affronterà, nelle sfide valide per gli ottavi di finale, giovedì 11 marzo all'"Old Trafford" e giovedì 18 marzo a San Siro. "Io preferisco giocare - ha affermato Simon Kjaer a MilanTV- contro i migliori. Il Manchester è il migliore in Europa League, è come un sorteggio di Champions, per me va benissimo. Se vogliamo vincere l'Europa League dobbiamo batterli lo stesso, adesso o più tardi è uguale. E' una grande partita, ci sono grandi stimoli".
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Milan, sfida storica al Manchester Utd. Ma prima… Roma e Udinese
Il Milan ha pescato il Manchester United in Europa League, ma, prima di affrontarlo, c'è da pensare al campionato.
Prima di pensare ai Red Devils, però, c'è da guardare al campionato prima con la sfida di domani sera alla Romain programma allo stadio Olimpico, poi con quella all'Udinese, di scena giovedì a San Siro. Il Milan, infatti, ha assoluta necessità di riprendere la sua corsa dopo le due sconfitte consecutive subite contro lo Spezia (2-0) e Inter (0-3); zero goal segnati nelle ultime due gare di campionato, con un atteggiamento mentale e, di conseguenza tattico, che scricchiola in più di qualche occasione. "E' un campionato diverso, mentalmente, fisicamente. Abbiamo - ha spiegato Kjaer - fatto 14 mesi molto bene, il nostro lavoro è giusto, le difficoltà fanno parte del calcio. Quando ci alleniamo la voglia di lavorare è sempre uguale, abbiamo sempre fame. Nei periodi così è più difficile alzarsi, ma il mister ci sta dando stimoli per reagire subito, prima torniamo al nostro livello, più riusciremo a crescere".
Il risultato di Roma, in questo senso, diventa fondamentale per riprendere fiducia, entusiasmo e, sopratutto, punti contro una delle più dirette rivali in classifica: "Abbiamo - ha concluso Kjaer - voglia di tornare a vincere, non ho alcun dubbio. Le gare con Spezia e Inter non sono state al nostro livello, siamo sereni, conosciamo il nostro livello, sappiamo dove siamo forti e dove dobbiamo migliorare ancora. Facciamo il nostro lavoro, sereni".
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