Milan, senza fretta ma con priorità: rinnovare Theo Hernandez e Maignan!

La sconfitta contro la Juventus ha tolto la testa della classifica al Milan che, però, non intende drammatizzare la situazione. Stefano Pioli ha dettato la via nel post-partita: testa al Paris Saint Germain e alla Champions League. La classifica rimane rosea, la squadra è in corsa e si può anche compiacere di alcuni ritorni dall’infermeria. E proprio in vista del big match di Champions League – in programma domani al Parco dei Principi - Pioli potrà riabbracciare altri due calciatori a cui ha dovuto rinunciare domenica sera contro la Juventus: Theo Hernandez e Mike Maignan. Entrambi, infatti, assenti per squalifica. La loro assenza s’è fatta senz’altro sentire (anche se Mirante merita un encomio speciale per la performance) ed in combinato disposto con la prestazione incolore di Raphael Leao – e dell’espulsione - ecco che hanno reso il Milan una squadra impalpabile e costretta ad inginocchiarsi ad una Juventus tutt’altro che irresistibile.

Milan rinnovi, occhio a quei due

Parlavamo di Mike Maignan e Theo Hernandez. Per loro, oltre al discorso di campo, c’è quello del rinnovo. Nessuno dei due è in scadenza, i loro contratti arriveranno a conclusione nell’estate del 2026, ma entrambi attendono un adeguamento di contratto. Non potrebbe essere altrimenti: parliamo componenti imprescindibili dell’11 di Pioli, due dei calciatori più importanti e decisivi del Milan. Giocatori fortissimi che potrebbero, seppure con un contratto ancora lungo, subire le avances di altri club pronti a strapparli al Diavolo. Motivo per cui c’è bisogno di rinnovare. Senza fretta, perché non in scadenza, ma con priorità.

Le parole di Scaroni

Sul tema è intervenuto il Presidente del Milan, Paolo Scaroni, che ai microfoni di Milan News ha detto: “Noi non commentiamo le operazioni di mercato dei nostri giocatori, ma noi abbiamo un filo rosso che seguiamo: le operazioni devono essere sostenibili economicamente. Noi, nell'ambito di sostenibilità economica, vogliamo avere giocatori forti, con contratti a lungo termine. Quando approcciamo i rinnovi, li guardiamo da questa angolatura”. Parole enigmatiche, che non dettano una via precisa, ma fanno emergere la priorità a cui si accennava prima: i rinnovi si devono fare.

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