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Dusan Vlahovic, attaccante serbo classe 2000 della Fiorentina
MILANO - Dopo l'eliminazione del Milan dall'Europa League, il club rossonero dovrà, per forza di cose, tuffarsi sul campionato alla conquista della qualificazione alla prossima Champions League. In questo momento Ibrahimovic e compagni si trovano in seconda posizione con 56 punti, la quale dovrà essere difesa dagli attacchi delle rivali Juventus, Atalanta, Roma, Napoli e Lazio. Non appena - speriamo! - ci sarà la matematica certezza del ritorno nella massima competizione europea, la dirigenza di via Aldo Rossi si tufferà, a sua volta, sul mercato per rinforzare la rosa a disposizione di Pioli. Due, in particolare, gli evidenti obiettivi: l'attaccante e un trequartista.
Stando sempre a quanto riferito dalla rosea, nelle ultime settimane sono stati segnalati dei contatti con il talento croato Nikola Vlasic, punto di forza della sua nazionale e del Cska Mosca con una valutazione sui 30 milioni di euro. Il suo arrivo, ovviamente, sarebbe subordinato all'addio di Calhanoglu o al non riscatto di Brahim Diaz.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la necessità di trovare un gregario a Zlatan Ibrahimovic per la prossima stagione sta posizionando il mirino verso Dusan Vlahovic, attaccante classe 2000 valutato circa 40 milioni di euro dalla Fiorentina. I due, per caratteristiche tecniche e fisiche, si assomigliano molto tra l'altro: "Non mi sono mai piaciuti i paragoni, ma - ha ammesso il 9 viola - essere accostato ad un campione come lui è un onore e una responsabilità. Un ragazzo come me deve comunque mantenere sempre equilibrio perché c'è il rischio di bruciarsi. Il calcio che giocano i rossoneri è sotto gli occhi di tutti, ma sono queste le partite più affascinanti. Io non sarò distratto da nulla, la tripletta è già il passato. L'unica cosa che conta è fare bene domenica, ne siamo consapevoli tutti. Pioli? Un grandissimo allenatore e una persona di altissimo spessore umano. Gli auguro di arrivare lontano in Europa e in campionato. Mi ha regalato la gioia dell'esordio in A benché non fossi pronto. Posso solo ringraziarlo".
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