di ANTONELLO GIOIA


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Milan, le tappe e le conseguenze dello scontro Boban-Gazidis
Tempo di (ennesima) rivoluzione in casa Milan: lo scontro tra Zvonimir Boban, cfo rossonero, e l'AD Gazidis porterà a conseguenze importanti.
Milan, le tappe e le conseguenze dello scontro Boban-Gazidis
MILANO - L'ennesima rivoluzione in casa Milan non nasce ex abrupto, ma ha un retaggio cronologico più ampio: si parte da agosto, dalla scellerata scelta Giampaolo, ed arriva a febbraio, quando il tutto si fa mediatico con le dichiarazioni dei dirigenti rossoneri.
22 FEBBRAIO | Ivan Gazidis, AD rossonero, apre la sua intervista a La Gazzetta dello Sportaffermando che, al contrario di quanto rivelato dalle ultime indiscrezioni di quei giorni, "non ci sono due anime nel Milan, ma un progetto chiaro al quale tutti nel club lavorano". Una forte presa di posizione da parte del dirigente sudafricano, tesa a stoppare le voci di spaccature all'interno della società e a tranquillizzare i tifosi in un momento in cui, sul campo, i risultati cominciano ad arrivare.
29 FEBBRAIO | Ci mette una settimana Zvonimir Boban a sbugiardare - letteralmente - Gazidis: "Credevo anche io che ci fosse unità di intenti, [...] non sappiamo neanche che margini avremo (sul mercato, ndr)". Il casus belli lo serve lo stesso dirigente croato, rivelando indirettamente che l'opzione Rangnick, smentita tra l'altro nell'intervista di Gazidis con un politicamente corretto "non parlo di tesserati altrui", non è stata concordata né con lui né con il suo collega Paolo Maldini.
1 MARZO | La spaccatura diventa, quindi, inevitabile. È chiaro che allo stato attuale nel Milan non ci siano le condizioni per continuare il rapporto professionale in modo proficuo tra i dirigenti dell'area tecnica e l'amministratore delegato. Boban sarà, di conseguenza, licenziato, mentre Maldini avrà possibilità di scelta; aumenteranno i poteri di Almstad e Moncada, già presenti nell'organigramma societario del club di via Aldo Rossi, e la panchina, assieme al ruolo di direttore sportivo, verrà probabilmente affidata al tedesco Ralf Rangnick, attualmente capo della parte sportiva del gruppo Red Bull. CLICCA QUI>Intanto, cambia anche il futuro di Ibra, Donnarumma e Rebic: le ultimissime
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