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Zlatan Ibrahimovic durante il prepartita di Stella Rossa-Milan
MILANO - Torna in nazionale Zlatan Ibrahimovic. L'attaccante del Milan parte dal primo minuto nel match tra Svezia e Georgia, nel 4-4-2 scelto dal c.t. Andersson. Gioca Ibra ed è decisivo, un ritorno a casa da protagonista per il campione svedese, tornato a vestire la maglia gialloblù a quasi cinque anni di distanza. Nella prima giornata (Gruppo B) di qualificazione al Mondiale 2022, Ibra ha fornito l'assist per l'1-0 di Claesson ai danni della Georgia. Per lui un gran tocco al volo in area al 35', servendo il compagno alle spalle, negli 84 minuti giocati a Solna. Così il Milan sul suo sito internet ha voluto celebrare la gara del suo attaccante.
Ibra a fine gara è stato anche intervistato e sull'assist messo a referto ha detto: "Claesson era vicino a me, mi aveva appena chiamato dicendomi 'Zlatan, sono dietro di te'. Sapevo dove fosse, allora ho controllato il pallone col petto e l'ho appoggiato indietro, così Viktor ha potuto segnare. Tutto qui. E' stato molto emozionante tornare in nazionale e ora dobbiamo continuare a lavorare. Possiamo migliorare tanto stando più tempo insieme e conoscendoci sempre meglio". Passando poi all'inno svedese: "Ho dovuto studiarlo, ma l'ho imparato. E' stato bello ed emozionante cantarlo. Se ho cantato bene? Insomma…chiedete a Isak che stava accanto a me".
Ibrahimovic però non si è risparmiato nemmeno sui social network, festeggiando a modo suo. Un nuovo post, per qualcuno irriverente, o più semplicemente 'da Zlatan'. "Carl XVII Guztaf" è la didascalia alla foto, pubblicata su Instagram, che lo vede immortalato assieme a Claesson, l'autore del gol della vittoria. Carl XVII Guztaf è l'attuale regnante, da 47 anni, della Svezia. Il calciatore quindi si paragona al Re, ed è indubbio come sia sempre decisivo, sia con il Milan, che con la nazionale. Nonostante l'età, discorso che il numero 11 rossonero non vuole più sentire.
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