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Milan, cambio amaro. Stavolta Pioli sbaglia le scelte

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I cambi di Pioli tolgono soluzioni al Mian: le scelte si sono rivelate sbagliate. Ma nessun allarme e nessun processo

Così è la vita, così è il calcio. Si sbaglia e si indovina, si vince e si perde. E non è certo dietro una paralisi del non fare nulla che ci si può rifugiare, forse per paura di perdere o sbagliare, tanto nella vita quanto nel calcio. Partiamo dall’ovvio: l’espulsione di Thiaw ha cambiato volto alla gara costringendo il Milan ad una partita di rimessa. Rimessa che non s’è mai realizzata grazie alla Juventus che eccelle nel chiudere le linee ed intasare gli spazi. Il “What if” è un gioco stupido, ce ne rendiamo conto, ma è difficile non chiedersi come sarebbero andate le cose se Olivier Giroud avesse messo in rete la sua nitida occasione. Ma così non è stato e l’espulsione, appunto, ha fatto tutto il resto. O forse, non solo quella.

Cambio amaro

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C’è un altro episodio cruciale della partita ed arriva al minuto 60: Stefano Pioli richiama in panchina Giroud e Adli per mandare in campo Jovic e Krunic. Bello avere una rosa ampia e Dio benedica l’abbondanza. Poi c’è una partita di Champions League fondamentale in settimana, contro il Borussia Dortmund, quindi c’è stato anche un ragionamento di risparmio di energie alla base dei ragionamenti dell’allenatore. Resta il fatto che in panchina sono stati richiamati i due giocatori che meglio stavano interpretando la gara. Adli stava garantendo palleggio e scorrimento di palla, Giroud era stato l’unico pericoloso verso Szczesny. Ma soprattutto, il francese, era l’unico che avrebbe potuto sfruttare i tanti cross che il Milan ha gettato verso l’area juventina e che sono finiti nel nulla. Se Pioli voleva giocarsela ai traversoni: perché togliere Giroud?

Nessun processo, nessun dramma

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Nessun processo e nessun dramma, però. Lo abbiamo detto in occasione del suo compleanno: Pioli vive il peso dell'eterno underdog abituato alle critiche – spesso gratuite – ed è bene che tali restino. Critiche, non processi. Cambi sbagliati, ma testa avanti. Con la convinzione che il Diavolo lotterà per lo scudetto fino alla fine.

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