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MILAN, ITALY - OCTOBER 22: Head coach of AC Milan Stefano Pioli arrives before the Serie A match between AC Milan and AC Monza at Stadio Giuseppe Meazza on October 22, 2022 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Qualcosa è andato storto nel match di domenica sera. Lo switch off degli ultimi minuti sono costati cari al Milan. E bisognerà fare un bel mea culpa in vista del match contro i salentini di sabato pomeriggio. Forse lo stesso problema di “cilindrata mentale” di cui ha parlato Maurizio Sarrinel post partita di Lazio-Empoli? Dopotutto le due partite sono assimilabili. E probabilmente oltre all’atteggiamento c’è stato qualche problema dopo i cambi. È un risultato difficile da digerire soprattutto se si guarda il match a 360°.
Una partita nelle mani dei rossoneri, tre punti che sembravano già intascati e messi al sicuro. È vero che nella seconda frazione di gioco i giallorossi si sono mostrati più solidi. E con l’innesto di Matic la Roma ne ha guadagnato. Tutt’altra storia invece per i rossoneri che dalle sostituzioni ci ha perso, scombinando gli equilibri di gioco che si erano creati nel primo tempo. E poi la scelta di passare a tre dietro è stata davvero discutibile. In fin dei conti bastava un po’ di attenzione in più sul finale. La Roma -si sa- sulle palle inattive è davvero velenosa. In Serie A ha la percentuale più elevata di gol segnati su palla inattiva: quasi il 50%. Mentre il Milan ha subito ben 6 gol di testa su 17. Nessuno peggio dei rossoneri. E quindi c’è da chiedersi: la squadra difende male o si abbassa troppo? Fatto sta che il Milan è la 12° squadra meno alta del campionato.
Rispetto però all’anno scorso alla 17esima giornata i rossoneri avevano subito 19 reti e realizzate 36. Mentre ad oggi i gol fatti sono stati 33 e quelli subiti uno in meno rispetto alla stagione 2021/22. Solo che con i 37 punti attuali il Milan si trova a 7 di distanza da Spalletti. Tornando al match il cambio di Gabbia -entrato al posto di Alexis Saelemaekers- quasi ai titoli di coda non è stata una gran mossa. Il passaggio al 3-5-2 ha creato un po’ di confusione senza ombra di dubbio e la squadra era anche più rilassata, certa di avere in pugno la partita. Una remuntada che sa di impresa per gli uomini di Josè Mourinho. Un match in mano dei rossoneri per circa 80 minuti. Un risultato tutto sommato inspiegabile dove il Milan ha cambiato atteggiamento proprio quando serviva maggiore lucidità e fermezza.
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