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Zlatan Ibrahimovic lascia il terreno di gioco dopo il rosso ricevuto dall'arbitro Maresca.
MILANO - Leandro Cantamessa, avvocato del Milan, è stato intervistato da Radio Kiss Kiss sull'evolversi della situazione legata a Zlatan Ibrahimovic, dopo l'espulsione discussa e ingiusta contro il Parma: "Sarà mio figlio, con il sottoscritto, a rappresentare Zlatan in un percorso legale ancora non definito perché siamo in attesa della sentenza del Giudice Sportivo. Sarà fatto certamente ricorso nella malaugurata ipotesi che le giornate di squalifica per Ibrahimovic siano addirittura due o di più. Tutto dipende da ciò che il Signor Maresca ha scritto nel referto. Se l’arbitro ha dei dubbi su quello che ha sentito, allora lo scriverà e la questione potrebbe avere un risvolto inatteso e clamoroso. Se ammetterà di aver sbagliato, Ibra potrà giocare la prossima gara pur essendo stato espulso a Parma. In caso contrario potrebbero dargli una giornata di squalifica o anche due, ma sarebbe profondamente sbagliato. Gli strumenti della giustizia sportiva non consentono di impugnare una squalifica di una giornata. Bisognerebbe fare un ricorso di urgenza ma questo strumento non è ammesso per le squalifiche di una giornata. E’ stato solo un equivoco non c’è altro da aggiungere. Ribadisco: se l’arbitro dirà di aver sbagliato, la questione si ribalterà. Si è trattato di un equivoco, davvero. Ho ascoltato i sonori riprodotti. Sono frasi innocenti, non c’è neanche una particolare vena polemica. Non so cosa l’arbitro ritenga di aver sentito, so che non ci sono insulti”.
Il giorno dopo Parma-Milan la redazione de ilMilanista.itha provato a ricostruire l'intera vicenda Ibrahimovic-Maresca, basandosi sugli audio-video del match del "Tardini" e su ciò che gli stessi protagonisti hanno rivelato nel post partita.
In sintesi, al 60esimo lo svedese ha reiterato le sue proteste all'indirizzo del fischietto della sezione di Napoli prima con un "Non ti frega niente di quello che dico", poi con un "Vai a casa se non hai voglia" e, dopo qualche secondo, con il "Mi sembra strano, eh?" che tutti sentiamo distintamente. Infine, il rosso diretto e Ibrahimovic sotto la doccia prima del dovuto. A dovere di cronaca, non sappiamo se ci siano stati altri battibecchi e conseguenti ultimatum tra il numero 11 rossonero e l'arbitro campano, ma è assolutamente oggettivo affermare che, con i dati in nostro possesso, l'espulsione sia immotivata.
Quelle di Ibra non sono frasi che, quantomeno ad un certo livello di competizione e in una partita, tra l'altro, abbastanza tranquilla sul piano caratteriale e sportivo, possano portare al rosso diretto. Per questo tipo di situazioni, comunque, non è previsto l'uso della prova tv/audio e la possibilità più concreta è che il Milan, grazie al ricorso, possa riavere Ibrahimovic per la gara contro il Sassuolo.
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