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Ielpo: “Maldini ha faticato a prendere Ibra, Kjaer merito di Massara. Su Hauge mi disse..”

foto acmilan.com

Le parole di Mario Ielpo, ex portiere del Milan, durante #SportLabLive, trasmissione web in onda su sport-lab.it.

Redazione Il Milanista

Milan, parla Ielpo

MILANO - Mario Ielpo, ex portiere del Milan, si è così espresso sulla lotta Scudetto durante #SportLabLive, trasmissione web in onda su sport-lab.it: "Mi sembra che non ci sia una favorita per lo Scudetto, compreso il Milan in fuga. In questo momento i rossoneri segnano con una facilità incredibile risolvendo partite che, in altri periodi, non vincerebbero mai; a giocatori già bravissimi stanno riuscendo cose straordinarie: il Milan è in un momento magico. Il vantaggio potrebbe non durare molto, ma non mi sento di dire che l'Inter e la Juventus siano più favorite del Milan. I nerazzurri non potranno risolvere tutte le partite come hanno fatto ultimamente, anche se sono quelli che vedo messi meglio in ottica campionato; i bianconeri per ora non hanno né capo né coda, ma, se riuscissero a trovare il bandolo della matassa, potrebbero esprimere tutto il loro grandissimo potenziale: Pirlo deve trovare il bandolo della matassa".

SUI DISCORSI DI MERCATO CON MALDINI: "Parliamo spesso di valutazione tecnico-tattiche. Gli chiesi: ma tu pensavi che Kjaer fosse così forte? Maldini rispose: "Io no, ma Massara sì. Mi disse che si poteva andare su di lui a scatola chiusa". Su Hauge, invece, gli dissi: "Oh, è buono quello"; e Maldini disse solo: "Eh". Su Brahim Diaz gli chiesi quanto pensava potesse essere forte e ne discutemmo: è fortissimo, ma a che livello può arrivare? Ibrahimovic? Io e Paolo la pensiamo quasi sempre alla stessa maniera. Non ha mai avuto dubbi su Ibrahimovic, anche se ha faticato a portarlo al Milan: bisognava prendere Zlatan! La grande vittoria di Maldini è stato sposare il progetto giovani più Ibrahimovic. Ha dovuto convincere la proprietà? No, è lui il dirigente, deve dare lui l'impronta che deve essere condivisa con la società. Poi, quando parla Paolo parla Paolo..."

MILAN, ITALY - DECEMBER 03: Brahim Diaz of A.C. Milan celebrates with Jens Petter Hauge after scoring their team's fourth goal during the UEFA Europa League Group H stage match between AC Milan and Celtic at San Siro Stadium on December 03, 2020 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

SU IBRAHIMOVIC: "La media punti e goal del Milan è maggiore senza Ibrahimovic in campo, quindi non dovrebbe giocare (ride, ndr). Il Milan è Ibra-dipendente dal punto di vista della mentalità, mentre sul campo i rossoneri sono una squadra compiuta: ognuno sa quello che deve fare a prescindere dal ruolo e dai compagni. Chiunque entra dà il massimo e non sempre succede questo nelle altre squadre... La mentalità di vincere tutte le partite, di non accontentarsi, di migliorare è merito di Ibrahimovic; anche il paragonarsi al suo livello aiuta tantissimo in questo senso".

SU DONNARUMMA: "Donnarumma, Kessie e Calhanoglu sono gli altri leader della squadra. Gigio è un fuoriclasse, inutile starne anche a parlare... A 21 anni sta dando alla squadra carisma, il suo peso si sente come quello di un veterano a cui si aggiunge un vero senso di appartenenza". E intanto Elliott vuole sognare in grande, tra Champions e Scudetto: arriva il sì definitivo per tre grandi colpi a gennaio!>>> LEGGI SUBITO LA NOTIZIA