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BRAGA, PORTUGAL - MARCH 31: Fussball: Laenderspiel 2004, Braga; Portugal - Italien ( POR - ITA ); Giuseppe PANCARO / ITA 31.03.04. (Photo by Lars Baron/Bongarts/Getty Images)
Di Luca Spigarelli
MILANO - Questa sera il Milan affronterà la Lazio. Un match importantissimo per entrambe le squadre: i primi per chiudere il 2020 in testa alla classifica, i secondi per trovare continuità dopo la bella prestazione contro il Napoli. Per parlare del match la redazione de IlMilanista.it ha intervistato Pippo Pancaro, doppio ex di turno.
INIZIAMO DAL MILAN PRIMO IN CLASSIFICA - "Il Milan è meritatamente primo e non si trova là per caso: è frutto di una programmazione. Ci sono tanti meriti di Maldini ma anche di Pioli, che ha saputo tirare fuori il meglio dalla squadra. I rossoneri hanno trovato la quadra del cerchio cambiando il progetto. Sono stati bravi".
PIU' MERITI DI PIOLI O DI MALDINI? - "I meriti sono di entrambi. Pioli è stato capace di far esprimere al meglio i suoi ragazzi. Maldini invece mi ha sorpreso con il suo lavoro scovando tanti giocatori. Un piano incentrato sui giovani che permetterà al club di avere un progetto a lungo termine" .
LA LAZIO SEMBRA ARRANCARE UN PO' IN QUESTA STAGIONE - "La squadra di Inzaghi paga in campionato le partite di Champions League. Hanno fatto un girone incredibile meritando di passare il turno. La Lazio però ha dimostrato di esserci: la vittoria con il Napoli è stata una vittoria importante".
SI ASPETTAVA SIMONE INZAGHI ALLENATORE? - "Simone non mi ha sorpreso, ma anche Pippo: in carriera ho giocato con entrambi i fratelli Inzaghi. Hanno sempre dimostrato amore per questo sport, curiosità, voglia di migliorare e conoscere. I risultati non sono causali, sono figli della loro passione. Simone in Champions ha dimostrato tutte le sue qualità".
COME SONO CAMBIATE LE SUE DUE EX SQUADRE ? - "La mia Lazio era una squadra diversa, era costruita per vincere subito: era un club che voleva assicurarsi i migliori talenti del panorama mondiale per imporsi in campionato e in Europa. E lo ha fatto. Ora è un progetto interessante che ha portato la Lazio a vincere negli ultimi anni. Il Milan pure è cambiato: quando sono arrivato c'erano Berlusconi e Galliani che volevano vincere. Ora c'è un progetto sulla valorizzazione di giocatori molto giovani. E i risultati arriveranno".
MILAN E LAZIO SI AFFRONTERANNO CON TANTE ASSENZE: CHI E' LA PIU' SVANTAGGIATA? - "Forse il Milan che deve rinunciare a parecchi giocatori. La Lazio è una squadra che nelle difficoltà, come contro il Napoli, riesce a giocare bene. Frutto della preparazione di Inzaghi e della capacità dei giocatori di adattarsi. Il Milan, probabilmente con o uno tra Calhanoglu e Calabria a centrocampo, e le tante assenze sulla mediana può soffrire di più. Dice bene De Zerbi: "I rossoneri mi hanno impressionato per l’autostima che avevano. Oggi si sentono forti e si vede". Ma mi aspetto comunque una bellissima partita, emozionante".
UN PRONOSTICO? - "Nessun pronostico. Sono due piazze dove sono stato molto bene: a Roma 6 anni nell'apice della mia carriera e 2 anni al Milan. Ho ottimi ricordi di entrambe le piazze e non voglio scontentare nessuno".
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