MILANO - Vince l'Inter di Antonio Conte, nei minuti di recupero grazie alla punizione di Christian Eriksen, che si aggiudica il passaggio alle semifinali di Coppa Italia ai danni del Milan di Stefano Pioli. A commentare la partita per Radio Rai Giuseppe Bisantis. Intervistato dalla redazione de "IlMilanista", ha espresso il suo punto di vista sull'ultimo derby di Milano:
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ESCLUSIVA, AscolteRai – Bisantis: “Fino all’espulsione di Ibra il Milan aveva fatto di più”
Ecco il commento in esclusiva di Giuseppe Bisantis, voce per Rai Radio 1 del quarto di finale di Coppa Italia tra Inter e Milan
"Il derby è stato inevitabilmente caratterizzato dall'espulsione di Zlatan Ibrahimovic, il Milan però fino a quel momento aveva fatto di più secondo me. Andando anche meritatamente in vantaggio. Infatti non ricordo gradi interventi di Tatarusanu nel corso del primo tempo, oltre alla parata con il piede su Lukaku. Nel secondo tempo c'è stato un tiro al bersaglio da parte dei nerazzurri, forti ovviamente della superiorità numerica. Il rigore dell'uno a uno è stata un ingenuità di Rafael Leao, ma evitabile con una copertura aggiuntiva su Barella. In questo modo il portoghese avrebbe evitato di affondare il tackle".
Si può dire quindi penalty solare per l'Inter?
"Ero in asse con il direttore di gara, sull'azione che ha portato al calcio di rigore e devo dire che l'arbitro era coperto, quello che non capisco è come mai non sia intervenuto il guardialinee, dato che aveva la visuale libera. In ogni caso per me era rigore. Ma resta l'ingenuità di Leao, come ho detto prima".
Non è possibile non parlare dello scontro Lukaku-Ibrahmovic
E' il fatto che ha influenzato tutta la partita, fino al triplice fischio del signor Chiffi. Io personalmente avrei estratto subito il cartellino rosso nei confronti di tutte e due. Anche perché la tensione generata ha portato alla riduzione del recupero nel primo tempo. L'arbitro ha voluto mandare tutti negli spogliatoi per calmare gli animi. La stessa tensione però c'era anche quando i giocatori sono tornati in campo, ed è quella che ha portato poi al secondo giallo di Ibrahimovic. Razzismo? Assolutamente no, anche perché lo svedese lo ha vissuto sulla sua pelle, per le sue origini. Lo scontro tra i due è figlio delle ruggini del passato, quando entrambi giocavano al Manchester United. Io però non ho mai visto Lukaku reagire così, è sempre stato molto corretto. Ibrahimovic ha vestito i panni del provocatore".
Di Valerio Barberi
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