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La sciarpata dei tifosi del Milan
MILANO - Dicono di M...ilan la rubrica de IlMilanista.it che raccoglie le parole sull'universo rossonero in attesa del match di oggi contro il Sassuolo delle 18.30.
URBABO CAIRO A IL CORRIERE DELLA SERA - "Juve, Inter e Milan pensano solo ai loro interessi. E' un attentato alla salute, all'interesse collettivo. Questi tre club pensano alla loro salute economica senza preoccuparsi degli altri che pagano regolarmente stipendi, lavorano, programmano con coscienza e faticano. Non mi pare che in quei 12 o 15 club là si rispettino certe regole virtuose, di sana gestione finanziaria, anzi tutt'altro. Ci si disinteressa del bene comune e delle sofferenze altrui senza alcun senso di responsabilità. E' una mancanza di rispetto, nonostante la Lega di A, per esempio, abbia cercato di affrontare il momento più delicato dalla tremenda pandemia"
MARCO BELLINAZZO SU TWITTER - "La Uefa che parla di merito sportivo e funzione sociale dello sport mi fa sorridere. Dove era la Uefa quando gli sceicchi gonfiavano di sponsorizzazioni i bilanci di City e Psg? E i top player e i loro agenti? Quanti si sono volontariamente tagliati l'ingaggio con la pandemia?". Il post completo:
RAMON CALDERON ALLA CNN - "Penso che questo progetto sia morto oggi ed è sulla buona strada per diventare un completo pasticcio. era un progetto destinato a uccidere il calcio. Credo che nel momento che stiamo vivendo, dove molti club stanno lottando per sopravvivere a causa dei problemi economici causati dalla pandemia, ciò di cui il calcio ha bisogno è unità e solidarietà".
MASSIMO ODDO SU TWITTER -"Nel 2013 nella mia tesi da DS illustravo un'idea di rilancio e sostenibilità del calcio con la creazione di una Super Lega Europea. Una buonissima idea ma, impostata nei termini che leggiamo, i campionati Nazionali rischiano di diventare le nuove "Coppe Italia" prive di interesse". Il post completo:
LEONARDO MANCUSO A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "Nessun rimpianto o invidia: ho fatto 10 anni di settore giovanile col Milan ma non ero pronto per la prima squadra. E la Juve è stata un’operazione di mercato: mi ha comprato dal Pescara per poi cedermi all’Empoli. Superare il record dei 19 gol stagionali? Mancano 5 partite, compreso il recupero. Se vado avanti con questa media ce la posso fare. La vetta della classifica marcatori? Non è una priorità, ma ci provo. E non dipende solo da me. Dionisi ha alternato tutti, si è creata una forte identità di gioco, ma non solo".
RICCARDO GENTILE A SKY SPORT 24 - "I problemi ci sono, ma la squadra sta reagendo e continua a stupirmi. Nessuno pensava che il Milan potesse durare nei primi posti così tanto. Il campionato è ancora lungo, ma per ora il cammino dei rossoneri è stato eccezionale".
DEJAN SAVICEVIC A EUROSPORT - "Ho letto un articolo su Florentino Perez, diceva: “Più soldi per noi e più soldi per gli altri”. Io penso che sia una cosa sbagliata, perché vedendo quanto sono in debito le società, per esempio il Milan che non è tanto, penso 100, 120 milioni, però vedendo le altre società 600,800, 900. Ma cosa hanno fatto? Perché avete pagato giocatori così così 50, 60, 100 milioni, per cosa? Adesso volete tenere tutti i soldi per voi? Non per il calcio. Sicuramente l’hanno fatto per sdebitarsi…".
DJ RINGO A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "Mi sembra un film di fantascienza: la proposta dei 12 club, le minacce della Uefa, le marce indietro. A me le novità piacciono, mi piacciono molto meno i toni violenti ed eccessivi usati da tutto l’ambiente in questi giorni. La verità è che il calcio è diventato business, entertainment, da un bel pezzo, ma sembra che se ne siano accorti tutti adesso".
EGIDIO CALLONI A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "Facciamo che sia stata una battuta. Prendiamola così. Diciamo che la Coppa dei Campioni resta quella. Non so cosa avrebbe deciso Berlsuconi. Ma so che mi sono stufato. Non guardo neppure più le partite alla televisione. Perché queste sfide senza pubblico allo stadio non mi piacciono. Ma tanto a noi non ci ascolta nessuno".
LUCA PERCASSI ALL'ANSA - "Il calcio è dei tifosi. Ma è una falsità assoluta che l'Atalanta abbia mai voluto chiedere l'esclusione dalla serie A delle tre italiane aderenti alla Superleague, che comunque si fonda su principi sbagliati. Milan, Inter e Juventus sono società importantissime per il calcio italiano. Noi, come società, abbiamo aderito fin da subito al comunicato dell'Uefa di domenica. Errare è umano e i vari club stanno tornando sui loro passi. Già come consigliere di Lega mi ero espresso nella riunione straordinaria di domenica sera. Come Atalanta riteniamo di condividere le parole di lunedì Aleksander Ceferin, il presidente Uefa: sosteniamo concetti meritocratici e solidali, ogni città deve essere rappresentata e tutte le componenti meritano rispetto, anche il Cagliari e il Benevento. Dallo scossone appena vissuto dobbiamo raccogliere opportunità dal punto di vista del calcio italiano. Il tema su cui insisto in assemblea e nei consigli di Lega è che si continua a non parlare di calcio: si parla solo di questioni come i fondi. Questa cosa non si vede e non si legge, ma noi abbiamo preso posizioni forti nei confronti delle politiche dell'attuale presidente di Lega anche sui fondi, di cui nessuno finora ha parlato e scritto in termini corretti. Siamo convinti che il calcio sia di tutti: qualunque modifica richiede processi lunghi e condivisione. Secondo me Andrea Agnelli non si dimetterà: all'interno di un percorso ognuno è libero di comportarsi come crede. C'è bisogno dell'esperienza di tutti. Dopo quella famosa dichiarazione su di noi senza storia europea, chiamò mio padre Antonio scusandosi: voleva esprimere solo il concetto della necessità della stabilità finanziaria per i grandi club in caso di mancata qualificazione alle coppe, non sminuire noi".
PINTUS A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "Cosa posso dire? E’ il nulla. Non ho pensato altro. Queste società sono fuori di testa e mi sembra che stiano svalvolando tutti. Io sono milanista e sono sempre partito dall’idea che la Coppa dei Campioni te la guadagni sul campo, per meriti. Questo genera il sogno, sennò è finita. Già ci sono gli stadi senza pubblico e il mondo non conta nulla...".
PAOLO BERTOLUCCI A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "All’inizio è stato un colpo violento, ma da tifosi abbiamo superato anche il calcio spezzatino, perché senza i soldi delle tv non si va avanti. In un campionato del genere, fra passaporti così così, tamponi fasulli e tutto il resto, la Superlega è questione da verificare. La mancanza del merito sportivo mi lascia perplesso. Ma devo ancora capire che cosa succederà".
ENRICO ALBERTOSI A LA GAZZETTA DELLO SPORT - "Non esiste. Proprio non esiste. Questi club per rientrare dei miliardi che hanno speso vogliono raccogliere altri soldi. Io la Coppa dei Campioni l’ho fatta col Cagliari e col Milan ed è qualcosa di unico. Spero si ricredano. Questa storia mi sa di bluff. Berlusconi non avrebbe avallato, anche perché non avrebbe messo in difficoltà il Milan".
ISMAEL BENNACER SU TWITTER - "Ciao a tutti, non potrò giocare stasera dopo un piccolo colpo alla caviglia che ho ricevuto durante l'ultima partita. Niente di grave. Deluso di non essere in squadra ma ho piena fiducia nei miei compagni". Il post completo:
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