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Alessio Romagnoli, capitano del Milan
MILANO - Il Milan ha perso il derby di Milano per o-3 contro l'Inter, nella sfida valida per la 23esima giornata del campionato di Serie A; a segno, tra i nerazzurri, due volte Lautaro Martinez e Romelu Lukaku. I rossoneri, dunque, restano al secondo posto in classifica a -4 dai cugini e a +5 sulla Roma, prossima avversario sul campo di Ibrahimovic e compagni.
La batosta presa nel derby è senz'altro pesante. Uno 0-3 perentorio e netto subito dall'Inter, una vittoria meritata e dominata da parte dei nerazzurri, capaci di sfruttare al meglio i propri punti di forza e di imbrigliare quelli del Milan.
I primi 15 minuti hanno già incanalato il match, con gli ospiti in vantaggio al quinto minuto grazie al goal di Lautaro Martinez, lasciato libero a causa di un errore di comunicazione tra Kjaer e Calabria; l'errore, però, è a monte: Romagnoli lascia partire troppo facilmente Lukaku nello spazio. Avviene (quasi) lo stesso nello 0-2: Romagnoli marca Lukaku, spalle alla porta, sulla trequarti di fascia, ma il belga si gira troppo facilmente lasciando poi partire Hakimi. Altro errore evidente sul terzo goal: Lukaku va in contropiede ed è mancino, ma Romagnoli non gli si avvicina mai e gli lascia tantissimo spazio sul suo piede forte. Gli errori del capitano rossonero, dunque, sono macroscopici, ma è innegabile annotare che le difficoltà sono state di reparto più che (e solo) individuali: il Milan è stato in balia tattica dell'Inter, ha lasciato spazi su spazi, venendo gestito a piacimento dai cugini.
La sconfitta di ieri della formazione milanista assomiglia ad un periodo di pausa nella crescita della squadra rossonera: il calo di rendimento nel nuovo anno è sotto gli occhi di tutti, ora dovrà essere bravo a Pioli a compattare il gruppo ed uscire da questa crisi di risultati che rischia di rovinare quanto di buono fatto nei mesi precedenti. L'obiettivo era e resta la Champions League ed è raggiungibile: anche ieri i rossoneri hanno dimostrato di saper cosa fare, di sapersi muovere e di sapere cosa fare sul campo in alcuni frangenti. Bisogna, però, riprendere l'atteggiamento tattico, tecnico e mentale della straordinaria prima parte di stagione.
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