La finale di Euro2020 si avvicina: domenica a Wembley, gli Azzurri si scontreranno con i Leoni. I padroni di casa sono i favoriti per la vittoria, in lotta per la conquista di un titolo nazionale che manca da troppo tempo; mentre i ragazzi di Mancini sono la vera sorpresa di quest'anno, gli outsider che hanno conquistato tutti.
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Euro2020 | Zoff: “Donnarumma ha delle qualità immense”
L'ex-portiere, campione del mondo del 1982, è intervenuto per commentare le grandi prestazioni del gruppo di Mancini e del numero 1 azzurro
A commentare questa importantissima sfida è intervenuto anche l'ex-portiere Dino Zoff, attraverso un'intervista rilasciata al Corriere della Sera; il campione del mondo del 1982 ha parlato in particolare del lavoro del Ct italiano e delle grandi prestazioni di Gigio Donnarumma.
Le parole del campione su Euro2020
Le prime parole d'elogia, Zoff le ha riservate per il numero 1 tricolore: "Sta giocando un Europeo fantastico. Gigio ha qualità immense. Ma ora mi pare che abbia raggiunto anche una maturità in campo che lo può far diventare uno dei più forti di sempre. Sì, l’addio al Milan mi ha colpito, perché mi chiedevo cosa potesse mancargli lì dov’era. Ma sono scelte professionali, vanno rispettate".
Interrogato sulla miglior parata in questo Euro2020 dell'ex-Milan ha dichiarato: "Potrei dire il rigore a Morata contro la Spagna; o il volo su De Bruyne del Belgio, ma la verità è che a me colpisce quanto è migliorato nelle uscite e nella gestione dell’area, del reparto. Si vede che ha lavorato molto bene. È maturato. È diventato uomo".
L'ex-portiere ha poi commentato l'impresa realizzata dall'allenatore azzurro: "I numeri non mentono, Roberto ha fatto un lavoro straordinario, ma non avevo dubbi sarebbe andata così. È un allenatore esperto, conosce il calcio, ha fatto esperienze anche all’estero. La sua gestione del gruppo è eccezionale. Spero resti a lungo, la continuità è fondamentale".
Il campione ha poi dato qualche consiglio su come vincere in Inghilterra: "Come dicono nei film western: cuore caldo e sangue freddo. Anche se quella volta nel 1973 era più difficile. Wembley era una specie di tempio proibito. Erano altri tempi, era un altro mondo. Fu una vittoria epocale, quell’impresa ci diede la convinzione che potevamo battere chiunque. Certo, era solo un’amichevole, mentre domenica c’è in ballo un Europeo. Stavolta conta di più".
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