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europei 2021
Italia Euro2020
Mancano pochissime ore a Italia-Spagna, sfida valida per le semifinali di Euro2020 e la tensione è ormai altissima. A dire la sua su questo magnifico scontro è intervenuto anche il neotecnico della Spal Pep Clotet, che ha affidato alle colonne di Marca la propria opinione sulla sfida di questa sera.
Il mister degli emiliani si è soffermato in modo particolare sull'ottimo gioco proposto dagli Azzurri: “L’Italia di Mancini ha segnato un grande cambiamento nel modo di giocare della Nazionale, abbiamo visto tutti una squadra che si sta allontanando dalle regole che tradizionalmente associavamo al loro calcio. Un’Italia più giocosa che non smette mai di proporre e che ha ottimi meccanismi offensivi".
L'ex-calciatore spagnolo ha riscontrato, nel gioco dell'Italia, l'eredità di alcuni innovativi tecnici nostrani: "Questo nuovo processo affonda le radici nel gioco proposto da Antonio Conte, ma anche in quello di Maurizio Sarri. Entrambi hanno contribuito a cambiare la mentalità del calcio italiano che ora si sta diffondendo a poco a poco in tutto il paese come può confermare chiunque segua da vicino questo calcio. Detto questo, ovviamente, l’Italia conserva alcuni suoi tratti identitari tradizionali che la rendono un’avversaria pericolosa".
L'ex-Brescia ha parlato molto bene anche del centrocampo tricolore e di tutta la rosa: "C’è un mix di qualità con la produzione di gioco data dal trio Barella-Jorginho-Verratti; la minaccia costante portata da ali come Insigne o Chiesa e la solidità difensiva offerta da Chiellini e Bonucci. Credo che stasera sarà fondamentale la battaglia in mezzo al campo per il dominio del possesso; così come sarà decisivo il modo in cui le due squadre riusciranno ad avere la meglio sul pressing avversario e riuscirà a far uscire meglio la palla da dietro".
In chiusura, il tecnico della Spal ha fatto un confronto tra le due compagini: "Italia e Spagna si somigliano. Sono entrambe in crescita e arrivano in grande fiducia.Un fattore di vantaggio per la Spagna sarà l’assenza di un giocatore come Spinazzola; per uno sfortunato infortunio, che è senza dubbio uno dei protagonisti di questo Europeo. Un giocatore che oltre a dare un importante contributo calcistico ha risvegliato il ricordo di Fabio Grosso nella trionfante Nazionale del 2006”.
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