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ac milan
Secondo quanto riferito da Paolo Opta, statistical analyst del mondo del calcio, Il Milan non ha mai fatto così male in casa da quando esiste il campionato a venti squadre.
La squadra di Stefano Pioli ha ottenuto solamente 30 punti quest'anno tra le mura amiche, decisamente troppo poco se si vuole puntare ad un grande obiettivo come la Champions League.
MANCANO I TIFOSI - Una delle giustificazioni da poter attribuire al disastroso rullino di marcia dell' AC Milan in casa è sicuramente la mancanza dei tifosi. Dopo il primo lockdown dello scorso anno, il campionato riprese senza pubblico sugli spalti. Molto probabilmente inizialmente quella situazione giovò ai ragazzi di Stefano Pioli, i quali non sentivano più la pressione di San Siro sulle spalle. Giocatori come Calabria e Kessie, entrambi molto giovani, trassero enormi benefici. Riuscendo a giocare più liberi e più serenamente sono riusciti a far emergere tutte le loro qualità, diventando ora dei perni fissi della squadra di Stefano Pioli. Dopo un primo momento in cui questa situazione ha portato vantaggi, bisogna però ora capire se non stia danneggiando la squadra rossonera.
LA SPINTA DI SAN SIRO - Si sa quanto il pubblico di San Siro sia esigente. Nonostante questo però i tifosi milanisti non ha mai fatto mancare calore e affetto ai propri idoli. Pur assistendo non sempre a prestazioni entusiasmanti, soprattutto negli ultimi anni. La carica degli ottantamila presenti però si è sempre distinta e molte volte ha anche aiutato la squadra a raggiungere dei risultati impensabili.
Con il pubblico dalla propria parte, ieri sarebbe stata tutt'altra storia. I cori della Curva Sud avrebbero aiutato i calciatori ad esprimere il 100% del loro potenziale. Avrebbero aiutato a raggiungere tutti insieme la tanto desiderata qualificazione in Champions League.
L'Europa che conta manca ormai da troppi anni, e i tifosi rossoneri meritano di poter tornare a vivere determinate emozioni. Nonostante anni e anni di delusioni il loro supporto non è mai mancato e ora bisognerebbe ripagarlo.
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